Delegazione americana in cerca di un pilota usa a Vetralla

VETRALLA (Viterbo) – E’ una delegazione americana, guidata dal capitan Stephanie Simon insieme a tre antropologi quella che il 15 febbraio era in visita al Comune di Vetralla. Delegazione arrivata in Italia alla ricerca dei resti di soldati americani caduti durante la seconda guerra mondiale. Nei pressi di Vetralla nello specifico sono alla ricerca dei resti di un pilota, il cui caccia fu abbattuto nel 1944. Il sindaco Sandrino Aquilani per l’occasione ha pensato, così da facilitarli nella ricerca, di riferirsi ad alcuni cittadini locali ancora in vita. “Sì, si è rivelata utile la testimonianza di un ex maresciallo dell’aeronautica, Luigi De Grandis degli anni ’30, – racconta il primo cittadino – che si ricordava perfettamente dell’episodio, raccontato a lui dalla mamma, dell’areo in fiamme e del posto dove era caduto il caccia. Un testimonianza che sarà sicuramente utile per aggiungere e ricostruire in modo importante quanto accaduto in quei momenti”. La delegazione americana è stata accolta, oltre che dal sindaco Aquilani, anche dal presidente del consiglio Mauro Di Gregorio, dall’assessore ai lavori pubblici Dario Bacocco, e dal comandante dei vigili Ivo Aquilani. In un clima conviviale e amichevole, il primo cittadino ha regalato ai presenti le medaglie dell’albero della vita di Vetralla e alcuni libri, e grazie alla presenza della capitana facente parte della delegazione e perfettamente bilingue, sono riusciti a dialogare con l’ex Maresciallo Luigi De Grandis così da avere più particolari possibili utili al sopralluogo e si spera al ritrovamento del pilota. Anche Mauro Di Gregorio, presidente del consiglio si è emozionato al ricordo di questo concittadino: “E’ vero – spiega Di Gregorio – sono stati racconti coinvolgenti e Luigi De Grandis li ha rappresentati con grande trasporto, lui che poi nella vita facendo il motorista di aerei caccia, ha avuto modo di conservarli ancora meglio nella propria memoria. Speriamo si arrivi a questo ritrovamento, me lo auguro per il lavoro a cui la delegazione americana tiene in modo appassionato”. “Siamo grati a Vetralla e all’accoglienza che ci è stata riservata – dice il capitano Stephanie – al di sopra delle aspettative. Questo clima collaborativo ci servirà per poter concludere con successo le particolari ricerche, per noi e il nostro paese molto importanti”. Il corpo del pilota deceduto per via dello schianto del suo caccia a Vetralla, corrisponde al nome di Laurence J.Flory, Jr morto su questo territorio il 6 giugno del 1944.

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