di REDAZIONE-
VITERBO- Si è svolto lo scorso martedì il consiglio straordinario sul deposito di scorie radioattive individuato dalla Sogin in 22 siti della Tuscia e la decisione di tutta l’amministrazione comunale di aderire al ricordo al Tar già presentato da associazioni e comitati. La Sogin aveva specificato che l’istruttoria per approvare la carta nazionale della aree idonee non è ancora conclusa. La Sogin si è dichiarata anche disponibile ad un confronto, secondo quanto scritto alla presidente del Consiglio, Letizia Chiatti. La Sogin ha rimarcato, quindi, che si è in attesa del decreto d’approvazione da parte del ministero della Transizione Ecologica, che si esprime di concerto con il ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, previo parere di Isin e Sogin. Dopo il decreto, si procederà con la pubblicazione. Per questa ragione la Sogin dice di aver deciso di non partecipare al consiglio straordinario di martedì, con la richiesta di posticiparlo a una data successiva alla pubblicazione della carta. Ma il consiglio si è svolto martedì e la sindaca Frontini, sostenuta da tutta l’amministrazione comunale, ha deciso di ricorrere al Tar, sostenendo l’azione già portata avanti dalle associazioni.