“Di promesse ne sentite tante, ma noi non siamo quelli”

di SIMONE CHIANI-

VITERBO – Chiara Frontini alle Terme dei Papi per parlare ancora di futuro.

In una sala gremita di sostenitori e curiosi, la leader di Viterbo2020 è tornata a “parlare di contenuti”.

“Abbiamo deciso di raccontarvi le linee guida per una città inclusiva. La progettazione universale è quella che fa sì che tutta la città sia per tutti, inclusiva a 360 gradi.”

L’intera conferenza si è incentrata infatti sui passi che, secondo la candidata Sindaco, sono da compiersi in fase di progettazione per il raggiungimento di uno sviluppo che non lasci indietro nessuno.

Un patto col terzo settore” costituito da 10 impegni, dei quali 5 riguardanti il metodo di lavoro, fondamentale per dar corpo ai contenuti: sistematicità, pianificazione, concretezza, visione comune e spirito di squadra.

Tutto sempre rivolto, in ultimo, alla creazione di nuove professionalità: “Ogni azione dell’Amministrazione, dalla Cultura all’Ambiente, deve puntare alla creazione di lavoro. E ciò non significa fare bandi per assumere in Comune, come alcune malelingue hanno provato a dirci, ma innescare dei meccanismi economici affinché l’ autonomia lavorativa possa essere un patrimonio collettivo.”

“Abbiamo previsto solo azioni che siamo certi di poter realizzare – promette Chiara Frontini – di promesse ne sentite tante. Ma noi non siamo quelli, abbiamo una sola carta da giocarci, in questa fase di ricerca del consenso e alla prova dei fatti”. La leader di VT2020 vuole infatti “camminare a testa alta”, a differenza di altri che promettono e poi “si nascondono perché non possono mantenere”.

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