Dichiarazione del Presidente della Provincia di Viterbo Alessandro Romoli in occasione della Festa della Repubblica

VITERBO- Riceviamo dal presidente della Provincia di Viterbo, Alessandro Romoli e pubblichiamo: “Sono passati 76 anni da quando l’Italia ha scelto la Repubblica, con un referendum per la prima volta universale nella storia del nostro paese. Quel 2 giugno 1946, infatti, le italiane e gli italiani hanno deciso di chiudere definitivamente il capitolo della monarchia per aprirne uno nuovo che ci ha portato progressivamente ad essere quello che siamo e rappresentiamo oggi.

Non è stata una scelta facile. Né tantomeno scontata. L’Italia allora era fortemente divisa, segnata da oltre vent’anni di dittatura e dal secondo conflitto mondiale. Lo dimostra il fatto che la Repubblica ha vinto sulla monarchia per poco più di due milioni di voti. Ma proprio quel giorno, con tutte le sue divisioni e debolezze interne, l’Italia ha imboccato un nuovo percorso. Sono iniziati i sacrifici e le fatiche di un’intera nazione per ricostruire il paese, per sviluppare un profondo e radicato spirito di appartenenza e di comunità e garantire alle nuove generazioni una migliore qualità della vita.

Il 2 giugno 1946 è una data fondamentale della storia italiana. Finalmente a partire da quel giorno hanno cominciato a trovare concreta applicazione i concetti, fino ad allora astratti nel nostro Paese, di libertà, uguaglianza, inclusione sociale e tutela dei diritti civili e individuali.

La democrazia è quanto di più prezioso abbiamo nelle nostre vite. Le sostiene, le rafforza, le realizza. Ma non possiamo mai darla per scontata. Anzi. La democrazia va riaffermata e difesa quotidianamente da ognuno di noi.

È questo il motivo per cui, ancora oggi, celebriamo la festa della Repubblica a distanza di 76 anni dal referendum. Perché tutti noi siamo quel 2 giugno 1946, ancora e per sempre. Viva l’Italia, viva la Repubblica”.

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