Diciamo stop alla violenza contro le donne

In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che ricorre il 25 Novembre, tutto si tinge di rosso, simbolo del riconoscimento della violenza di genere in tutte le sue forme.
Il mondo piange….. Tantissime sono le vittime di violenza, i cui soprusi e le vessazioni avvengono ogni giorno, malgrado esista una regolamentazione capace di contrastare la violenza che può essere sia psicologica che fisica.
Ad oggi, la Convenzione di Instanbul 2011, nata come strumento internazionale per la prevenzione e la lotta contro la violenza verso le donne, vuole anche essere un mezzo di tutela e salvaguardia dei bambini, testimoni della violenza assistita, un fenomeno che vede protagonista il minore difronte ad atti di violenza fisica, psicologica, sessuale ed economica su figure di riferimento dello stato di famiglia.
Aumentano i casi di femminicidi, così come il fenomeno del revenge porn (condivisione di foto e video intimi), che vengono diffusi con lo scopo di deturpare l’immagine della vittima, e accanto ad essi cresce anche il numero dei suicidi, tralaltro la stragrande maggioranza degli omicidi avviene all’interno delle mura domestiche, per opera di un partner o di un membro della famiglia di origine.
Sono tanti i reati di deformazione del volto della donna, tuttavia l’idea dell’aggressore è quella di eliminare per sempre il volto della sua ex amata, in modo da condannare la stessa all’infelicità.
Cosa fare per vincere la battaglia contro la violenza? E’ opportuno denunciare l’accaduto, presentandosi presso un presidio delle forza dell’ordine, affidarsi ad una persona di fiducia che si occupi di denunciare il persecutore, è possibile anche chiamare il 1522 che è un numero emergenziale, corredato anche da app ( ad esempio la Polizia di Stato grazie a You Pol ha facilitato l’intervento tempestivo nei casi di abusi o violenza continuata e continuativa ), tutto questo consente di segnalare l’abuso, evitando in tal modo l’isolamento dall’esterno.
Coraggio, bellezza, dignità e socialità costituiscono lo “spazio verde”di chi ce la fa, di chi ce la farà e di chi denuncerà senza mai stancarsi……Eppure la vita corre e va verso nuove mete, con l’augurio che gli uomini di buona volontà possano leggersi dentro e capire cosa c’è dietro il volto di ogni persona.

Matteo Spagnuolo

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