di WANDA CHERUBINI-
VITERBO- Prova luci riuscitissima per “Dies Natalis” che si è illuminata in tutto il suo splendore alle 21,30 esatte di questa sera in piazza San Sisto. Tanta la gente accorsa per ammirare l’accensione e tanti i commenti, tutti positivi, che hanno seguito l’illuminazione di “Dies Natalis”. Presenti all’atteso appuntamento i costruttori Fiorillo, l’ideatore Raffaele Ascenzi, alcuni rappresentanti dell’amministrazione comunale, in primis la sindaca Chiara Frontini, gli assessori Emanuele Aronne, Katia Scardozzi, il consigliere Giancarlo Martinengo insieme a Luca Occhialini e Antonella Servi dello staff di Raffaele Ascenzi ad altre autorità. Mille le luci che illuminano Dies Natalis, una cattedrale gotica che richiama all’esterno il colore del peperino, mentre all’interno si contrappone quello argenteo delle foglie che accompagnano l’ascensione di Santa Rosa verso il cielo. Sono tre le statue di Santa Rosa, accompagnate da altre 46 statue, per una Macchina alta 28 metri, secondo quanto fissato dal bando. L’ideatore Raffaele Ascenzi ha voluto dare un colore ocra alla luce che richiamasse il colore del centro storico viterbese, utilizzando delle gelatine per i fari, mentre le gemme dei led sono state dipinte con una vernice per il vetro colore terra di Siena bruciata, offrendo così quella tonalità che richiama il colore delle fiaccole.
Alla prova luci di stasera, Raffaele Ascenzi ha detto: “Stiamo vedendo che però questa vernice terra di Siena sulle gemme dei led non dà una luce uniforme: si forma sulla prima torre un colore leggermente diverso rispetto a tutto il resto. Sicuramente in due-tre giorni riusciremo a calibrare questo cromatismo. E’ vero anche che in queste zone ci saranno molte fiaccole, quindi, andranno anche loro a contribuire a un colore diverso. I candelieri, che erano accesi stasera, al posto della fiaccola vera simulano una finta fiamma. “Invece il 3 settembre – ha precisato Ascenzi – ci saranno tutte le fiaccole vere che renderanno il tutto ancora più vivo”. Sul numero dei punti luce l’ideatore di “Dies Natalis” precisa: “Ci sono 300 candele a stelo alto ed un’infinità di punti luce a led che arrivano alla cifra di mille unità, ma che possono anche superarla”.
Anche Vincenzo Fiorillo, costruttore della Macchina, si è detto soddisfatto della prova luci: “Siamo soddisfatti anche se manca la fiamma viva e l’atmosfera del 3 settembre. Ma siamo abbastanza soddisfatti. In questa settimana metteremo a punto le ultime piccole cose, il più è fatto. Noi ce l’abbiamo messa tutta, siamo sicuri del lavoro fatto, la sicurezza è al cento per cento”.
Oltre alle luci, è stato anche provato l’olfatto questa sera con l’incenso che è stato posizionato all’interno di due delle 8 incensiere presenti nelle mani delle statue alla base della macchina, un profumo che accompagnerà l’incedere di “Dies Natalis” del 3 settembre insieme a quell’effetto di fumo che, attraversato le luci delle fiaccole e dei led, ne aumenterà il volume.
L’architetto Raffaele Ascenzi ha detto che la sua Dies Natalis è dedicata alla città di Viterbo e poi una dedica più privata, alla sua famiglia ed alla sorella che ha perso, Nicoletta. L’artista Davide Dormino, tramite alcune sue fotografie, è riuscito a riprodurre il volto di Nicoletta con la creta e poi questo è stato scansionato per riprodurre il volto di uno dei quattro angeli di Dies Natalis.