Dies Natalis: quasi montata la nuova Macchina di Santa Rosa (VIDEO)

di WANDA CHERUBINI-

VITERBO- In fase di ultimazione le procedure di assemblaggio di “Dies Natalis”. Tra breve si potrà ammirare la nuova Macchina di Santa Rosa in tutto il suo splendore. Intanto è un via vai di persone che giungono in piazza San Sisto per seguire le fasi dell’assemblaggio e tutti sono concordi sulla bellezza della nuova Macchina. Entusiasta anche Massimo Mecarini, presidente del Sodalizio dei facchini di Santa Rosa, che ricorda i prossimi appuntamenti prima della grande serata del 3 settembre: il trasporto della minimacchina di Santa Barbara il 25, la cena tecnica il 26, le cene di solidarietà in piazza San Lorenzo dal 27 al 29 agosto, il trasporto della minimacchina del quartiere Pilastro il 31, il 1 settembre la prova generale e la minimacchina del centro storco, il 2 settembre il corteo storico con la solenne processione con il corpo incorrotto di Santa Rosa  e visita alle strutture sanitarie, andando a trovare i degenti.  “Il 7 luglio l’abbiamo vista alla prova traliccio ma vedere il montaggio a San Sisto è tutta un’altra emozione, si comincia a sentire il fuoco dentro. I facchini ardono tutti dalla voglia di portare questa meravigliosa Macchina. Il trasporto sarà tradizionale perchè quando c’è la nuova Macchina non si scherza. L’anno prossimo con il Giubileo si penserà a fare qualcosa di diverso. Una bella sorpresa è la presenza di tre delle quattro spadiste che hanno vinto l’oro alle Olimpiadi e che saranno con noi lungo il percorso  e che incontreremo al teatro dell’Unione, all’incontro con le autorità”.

Don Alfredo Cento, cappellano dei facchini, presente ad ammirare il montaggio di “Dies Natalis” ha giudicato molto bella la nuova Macchina ed ha evidenziato il momento religioso importante del 2 settembre con la solenne processione con il cuore di Santa Rosa. Per il Giubileo don Alfredo ha detto: “Questa è la Macchina del Giubileo e c’è la speranza che il prossimo anno possa venire il Papa a Viterbo, come quarant’anni fa. All’epoca ero sacerdote da un giorno”.

 

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