Dinamiche demografiche nella Tuscia. Turchetti (Uil): “Seconda provincia più anziana del Lazio. Vitorchiano è l’ottavo Comune più giovane del Lazio”

Con 307592 residenti e una popolazione di età media di 47,3 anni, la Tuscia – dopo Rieti – è la seconda provincia più anziana del Lazio. Questo emerge dal dossier ‘Dinamiche demografiche e condizione economico sociale degli anziani nella regione’, realizzato dalla Uil del Lazio e dall’Istituto di ricerca Eures, che la Uil di Viterbo ha analizzato focalizzando l’attenzione sul territorio della Tuscia.

“Piccola nota positiva è Vitorchiano – aggiunge Giancarlo Turchetti, Segretario generale della Uil di Viterbo – che con un’età media di 43 anni si colloca all’ottavo posto tra i dieci Comuni più giovani del Lazio”. Ma considerando l’intera provincia lo scenario è diverso: oltre 77mila persone si collocano nella fascia di età over 64, mentre 11647 sono over 85.

“L’allungamento della vita media – dice Turchetti – indica un inequivocabile miglioramento delle condizioni di salute e benessere e al tempo stesso apre una riflessione sia sul sistema previdenziale che sul ruolo del pubblico e del privato circa l’erogazione dei servizi di cura e assistenza. Basti pensare che lo scorso anno degli oltre 19mila ricoverati nella provincia, 10615 sono stati over 64, praticamente il 54,1 per cento. E che il numero complessivo di assegni pensionistici (vecchiaia, invalidità e pensioni sociali) ha superato le 66mila unità, con un importo medio di 1189 euro, molto lontano dalla media regionale di 1433”.

Lo squilibrio demografico e il progressivo invecchiamento della popolazione emerge con chiarezza dagli indici di natalità e mortalità. Su questo il dossier dell’Eures è impietoso: nell’ultimo anno la provincia di Viterbo ha fatto registrare 12,8 morti ogni mille abitanti a fronte di appena 5,9 nascite ogni mille abitanti. “Il ricambio generazione – commenta il segretario Uil – è ormai un miraggio. Il tutto è stato frutto di politiche poco attente ai giovani e alle famiglie, alla mancanza di lavoro che ha spinto tanti giovani a costruirsi un futuro altrove. E’ chiaro che servono politiche nuove che diano opportunità a chi un futuro vuole costruirselo in questo territorio e che nel complesso tuteli la vita è le aspirazioni dei giovani e dei meno giovani”.

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