Disabilità: Confael, dopo aggressione ragazzo a Viterbo necessario cambio di direzione delle politiche inclusive in Italia

ROMA – “Il grave episodio accaduto venerdì 14 gennaio a Viterbo è il segnale che c’è bisogno urgentemente di cambiare direzione sulle politiche inclusive e sociali in Italia”. E’ il commento di Fabio Barzellotti, Segretario Nazionale del comparto Disabilità della Confael, la Confederazione Autonoma Europea dei Lavoratori in merito all’aggressione al ragazzo disabile di 13 anni derubato in pieno centro storico a Viterbo.

”Sono offeso, come tante persone con disabilità – sottolinea Barzellotti -, per la violenza perpetrata contro questo ragazzo. Esprimo la mia più sentita solidarietà, a nome di tutto il sindacato che rappresento, alla famiglia del ragazzo. Non è facile capire per chi non vive la disabilità, come il lavoro di una vita, dedicato all’inserimento del proprio figlio in una società normale, possa essere compromesso per colpa di qualche stupido bulletto”. Il Segretario nazionale del comparto disabilità della Confael fa presente come i casi di violenza contro le persone disabili ”stanno purtroppo aumentando in modo esponenziale sia in strada, sia nei centri riabilitativi nonchè sui social network. La categoria dei disabili è una delle più offese e questo fenomeno sta prendendo una deriva pericolosa, per questo è giunto il momento che le istituzioni diano un segnale forte della loro presenza”.

“Lo sdegno che, come sindacato stiamo manifestando – conclude Barzellotti -, auspico possa essere il principio per una levata di scudi da parte delle varie associazioni e delle istituzioni tutte, e sia il primo passo per una nuova politica di integrazione e solidarietà che coinvolga tutta la società civile del nostro Paese”. Barzellotti ha annunciato la costituzione della Confael come parte civile nel procedimento giudiziario.

 

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