Discriminazione disabilità, lettera aperta della Confael

VITERBO – Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta della Confael: “Ci troviamo a scrivere questa lettera per tutelare i diritti dei dipendenti che, loro malgrado, usufruiscono dei permessi previsti dalla Legge 104/92.
Risulta alla scrivente O.S. che in qualche modo questi dipendenti siano sistematicamente discriminati dall’ASL di Viterbo.
Il primo punto che vogliamo mettere in evidenza, è il pagamento del premio produttività liquidato dall’Azienda S.L. nel mese di luglio c.a., dove molti dipendenti hanno visto decurtato il proprio premio per le assenze derivate dai permessi L. 104.
La motivazione di tale decurtazione, come ci è stato spiegato trova fondamento nella delibera n…… del …… la quale, mette in evidenza l’accordo che l’Azienda ha trovato con la delegazione trattante delle O.O.S.S. DEL Comparto,esclusa la CONF.A.E.L.,. Tale accordo prevede che tutte le assenze siano conteggiate al fine della decurtazione, le uniche che non rientrano in tale accordo, quindi non vengono conteggiate nei fini della decurtazione, sono le assenze per i permessi sindacali.
È veramente difficile da credere, che la delegazione trattante si sia dimenticata di includere le assenze per la legge 104, ma non si sia dimenticata delle proprie, anzi, al contrario.
Il secondo punto ancora più sconcertante del primo, è che dal 1 di agosto c.a. l’Azienda ha sospeso il frazionamento dei permessi della legge 104, senza che nessuna organizzazione sindacale presente nella delegazione trattante abbia fatto alcun tipo di contestazione.
Sembra sconcertante che le persone che usufruiscono dei permessi della legge 104 siano cosi bersagliati dall’azienda, che oltre “punirli” riducendogli il budget, neghi loro anche i diritti acquisiti dalla Legge, tutto questo sotto gli occhi della delegazione trattante, che sembra essere alla mercè della Direzione Aziendale.
Siamo costretti noi, come unico sindacato, ad intervenire per difendere questa categoria di lavoratori che, anche assentandosi 3 giorni al mese, portano a compimento ugualmente i compiti istituzionali assegnati loro, forse prima e meglio di tanti altri che non fruiscono dei diritti previsti dalla suddetta legge. Ci permettiamo di ritenere vergognosa tale situazione.
Distinti saluti”.
F.to
Il Segretario Nazionale
Fabio Barzellotti

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