di MARIA ANTONIETTA GERMANO –
VITERBO – Questa mattina davanti al Palazzetto di Valentino della Pagnotta in piazza San Lorenzo si è svolta una piccola cerimonia di preghiera per ricordare il giovane bengalese Abul Basar Matubbar che il 21 luglio scorso si è tolto la vita, impiccandosi.
Antonio Biagioli, segretario generale della Uila Viterbo, il sindacato dei braccianti agricoli, ha voluto ricordare il triste episodio che ha scosso tutta Viterbo e con un gesto di vicinanza a Matubbar e al suo paese, ha affisso la bandiera del Bangladesh ed ha lasciato un mazzo di fiori.
Alla piccola e sentita cerimonia con Antonio Biagioli della Uila, sono intervenuti anche don Fabrizio Valeri, vicario foraneo della città di Viterbo, don Massimiliano Balzi, vicario episcopale per la cultura, Pierluigi Vito dell’Azione cattolica, Bianca Piergentili, dell’associazione studentesca Rete degli Studenti Medi, Massimo Erbetti coordinatore provinciale del Movimento 5 stelle e la presidente di Kyanos Marta Nori.
“Abbiamo lasciato un mazzo di fiori e la bandiera bengalese –ricorda Biagioli – per non dimenticare. Per chiedere giustizia e verità. Un mazzo di fiori contro la violenza che Matubbar ha subito e contro le condizioni abitative in cui ha vissuto. Per la dignità, la libertà e i diritti di tutte e tutti. Per dire basta, e per continuare a lottare”.