Don Gianni Carparelli parla del libro “Over” di Samuele Merloni

“Si comincia a vivere quando si comincia a morire”. Questa frase messa dal pittore Carlo Vincenti a commento della sua prima stazione della Croce, dipinta nel 1975-76 e recentemente commentata in un libro curato dal fratello Fabio, da don Gianni Carparelli e dalla dottoressa Barbara Aniello in “CAMMINARE CON LA CROCE” (Viterbo, 2023), mi è sembrata la più adatta per la mia prefazione a un libro testimonianza uscito questi giorni: “OVER”. Autore, alle prime armi, un giovane che ha affrontato problemi seri nella vita, scivolato sui terreni melmosi della realtà non facile della esistenza, sempre in viaggio alla ricerca di se stesso, curioso delle tante sfaccettature che dipingono il mosaico dei cammini umani… poi un giorno si rende conto che il vero cammino da fare è quello dentro la propria vita: fermarsi nel silenzio, leggersi senza timore delle righe storte, aprire gli occhi sulla bellezza delle cose e delle persone, incontrarsi con persone che pur nella loro fragilità possano offrire un sorriso senza giudicare ed emarginare, accontentarsi delle cose semplici e pulite… Durante questa esperienza di risalita ci si sente finalmente al di sopra delle meschinità umane, OVER, e si riesce a lasciare da parte tutto quello che sembra promettere una vita a colori e che invece la distruggono nei fumi di una fantasia abortita. OVER vuol dire anche: basta, andiamo oltre: “It’s OVER”! Samuele Merloni è l’autore di questo cammino scritto con la sofferenza della vita e la gioia di averla ritrovata. Ogni capitolo sembra un tassello nel mosaico della sofferenza e della resurrezione. Un incontro fortuito lo ha portato a chiedermi il favore di leggere il suo scritto e di farne una prefazione. Aveva saputo della mia esperienza canadese con persone cadute nelle strade della vita e poi ricondotte su sentieri più luminosi. Insieme abbiamo parlato e parlato su questa “croce e calvario” e sulle “cadute e ricadute”. Ci siamo sentiti d’accordo sulla realtà che bisogna morire a tante cose per assaporare la vita. I capitoli del suo libro, non certo un libretto di poche pagine, mi presero tanto che, poi glielo dissi, passai quattro notti a leggerlo. Se la vita può presentarsi, a volte, come un “?”, punto interrogativo che ci sfida e stimola, è possibile però far cadere la maschera che propone una risposta non vera, come cercare una strada nelle sostanze che invece distruggono i cammini. La copertina, bellissima, ce lo suggerisce. La presentazione l’abbiamo fatta nei locali profumati di arte, “Spazio Inter Artes”, di Barbara Aniello, perché la vita può diventare un’opera d’arte. Con la sala strapiena anche di molti giovani ci siamo incontrati in uno “spazio” di vita vissuta, vita vera. I presenti erano commossi. Un vero incontro spirituale oltre che umano e di cultura autentica, non libresca o solo erudita.
Chi fosse interessato può fare richiesta del libro a me (331-5924828) o a Samuele (389-1104846).

Don Gianni Carparelli

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