“Donne… L’arte di donare”, l’evento di raccolta fondi della Cisl Viterbo

di MARTINA DI BARTOLO –

VITERBO – Oggi alle ore 15 si è svolto, in streaming su Facebook, l’evento per la raccolta fondi organizzato dalla CISL di Viterbo. Sono intervenuti: Fortunato Mannino, Maria Stella Cianotti, Luca Zoncheddu, Stefania Pieri, Enzo Palmisciano, Antonella Sberna e Ewa Blasik.

Ha moderato l’incontro Elisa Durantini della segreteria Cisl con delega al coordinamento donne. Il primo ad intervenire è stato Fortunato Mannino, Segretario Generale Ust Cisl Viterbo, che ha ricordato che in questo periodo milioni di italiani hanno perso il lavoro a causa della pandemia. Il lavoro che sta svolgendo la Caritas con la raccolta fondi è una goccia nel mare, ma si spera che possa comunque aiutare le persone. Secondo Mannino bisogna fare rete, dalla crisi si sopravvive e se ne esce insieme.

Ha preso la parola anche Maria Stella Cianotti, responsabile coordinamento Donne Cisl di Viterbo.

Il coordinamento è sempre stato sensibile al tema della donna. In questa giornata si ricorda l’evento storico accaduto nel 1911, a New York, un’industria tessile dove lavoravano delle operaie è andata a fuoco. Quest’anno l’8 marzo è ancora più importante perché la pandemia ha colpito tante persone ma le donne sono quelle che ci hanno rimesso di più. Infatti il 98% delle donne ha perso il lavoro.

Enzo Palmisciano, relatore, non è potuto essere presente per motivi personali, ma ha comunque lasciato un video in cui ha spiegato cos’è realmente la giornata dell’8 marzo: non è la festa della donna, come erroneamente si sente dire spesso, ma una giornata per ricordare le donne che sono morte nella tragedia del 1911. Giornata che serve a ricordare le condizioni lavorative della donna in quegli anni. Le donne percepiscono, oggi, il 15% in meno rispetto all’uomo, per questo è la donna a rinunciare al lavoro per occuparsi della famiglia. Le donne, ma soprattutto gli uomini, devono iniziare a fare qualcosa per cambiare.

Anche Luca Zoncheddu, direttore Caritas diocesana Viterbo, è intervenuto dicendo:

Il tema della povertà non tocca solo gli aspetti materiali, ma anche sociali ed educativi. Tanti sono gli ambiti che siamo stati chiamati ad affrontare. Stiamo ultimando le strutture a Viterbo che danno servizi essenziali alle persone bisognose (docce, lavanderia ecc…).

Stefania Pieri, Responsabile Anteas Viterbo, interviene dicendo che le donne sono una risorsa fondamentale sia per i contesti professionali che sociali e familiari. Le donne sono gli umani del fare, secondo Stefania Pieri:  sono abituate a ricucire  e piantare semi aspettando che nasca la pianta.

Ewa Blasik, responsabile coordinamento Cisl Lazio ha rimarcato:

Bisogna dare senso alle cose buttando lo sguardo al futuro. I sogni si fanno insieme.

Antonella Sberna, assessore comunale alle Politiche sociali del Comune di Viterbo, ha parlato del primo servizio offerto dal Comune che è stato proprio l’Anteas. Ha ringraziato poi Enzo Palmisciano che ha collaborato a questo progetto. Il comune di Viterbo durante la pandemia ha sostenuto alcune iniziative quali i buoni pasto, dad e il contributo di 300 euro alle famiglie con più di 2 figli a carico. Ha concluso il discorso dicendosi orgogliosa per l’inaugurazione del primo centro antiviolenza a Viterbo che si terrà l’8 marzo.

 

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