Droga e risse tra detenuti carcere Rebibbia

ROMA- USPP (MORETTI) “più presenza delle unità cinofili della Polizia Penitenziaria nelle nostre carceri”! “Non e dato sapere altro ma abbiamo notizie che all’interno del carcere di Rebibbia grazie ad un’azione della Polizia penitenziaria con l’ausilio del nucleo cinofili del corpo siano stati trovati una quantità importante di sostanze stupefacenti e che successivamente nello stesso reparto ha scaturito nel pomeriggio ad un chiarimento tra alcuni detenuti.” Dichiara il Segretario regionale USPP Lazio Daniele Nicastrini

Già una decina di giorni fa altro fatto analogo al Carcere di Regina Coeli, dimostrazione che le nostre carceri sono diventate terre di spaccio che a detta di tutti sembrano essere favoriti dall’esterno anche con uso di droni o con l’arrivo attraverso colloqui familiari che nascondono nelle parti intime oltre le sostanze anche microtelefoni.

“purtroppo e un problema serio sulla quale la Polizia Penitenziaria – continua il Segretario regionale e in costante attività per reprimere tali reati, ma abbiamo anche il problema dei traffici di terapie psicotrope o di alcol artigianale estratto dalla frutta macerata che nascondono all’interno delle loro celle o altri posti che quotidianamente vengono sequestrate dalla Polizia Penitenziaria, oggetto di vero scambio tra chi la detiene per ricevere benefici economici per conto di soggetti che hanno sotto il loro “libro paga”, che poi in caso di qualche sequestro diventano oggetto di scontri tra i detenuti che si accusano di infamità tra di loro . Comunque, la dimostrazione che la Polizia penitenziaria pur operando con pochi uomini e mezzi a disposizione (presenti 750 unità su 850 previsti), con una situazione emergenziale presente (Rebibbia 1530 detenuti su 1178 posti disponibili), – che a detta del sindacalista – riesce a dare il meglio di sé fermando questi traffici che coinvolgono più detenuti all’interno delle stesse sezioni detentive, per poi avvolte fanno scattare litigi tra gli stessi per probabili chiarimenti.”

La piaga del traffico coinvolge anche altre carceri in Italia come ha Firenze, Napoli in questi giorni ed è di poche ore fa l’altra notizia proveniente dal carcere di Carinola dove altre unità cinofile della Polizia Penitenziaria hanno portato all’arresto di un detenuto rientrato dal permesso con 300 grammi di stupefacenti nascosto nelle parti intime e sull’argomento interviene il Presidente USPP Dr. Giuseppe Moretti: “Ormai non c’è più da stupirsi se non del perché il servizio cinofili della Polizia Penitenziaria non viene predisposto, almeno durante tutte le ore in cui fanno accesso tutte le figure che ruotano all’interno dei Penitenziari e, come nel caso di specie i detenuti a rientro da un permesso premio o dalla semilibertà, in tutte le strutture carcerarie come servizio fisso. È un sistema per stroncare il traffico illecito di droga prosegue il Presidente Moretti – Del resto ormai la nostra è una specie di litania inascoltata perché è impossibile controllare tutti gli accessi accuratamente senza risorse umane e senza strumenti adeguati. “

Per combattere l’illegalità e preservare l’ordine e la sicurezza degli istituti urgono risorse straordinarie e chiediamo ai vertici di via Arenula di affrettare questa necessità, conclude l’USPP con questo comunicato Comunicato stampa 8 Agosto 2023

DROGA E RISSE TRA DETENUTI CARCERE REBIBBIA NUOVO COMPLESSO

USPP (MORETTI) “più presenza delle unità cinofili della Polizia Penitenziaria nelle nostre carceri”!!!

“Non e dato sapere altro ma abbiamo notizie che all’interno del carcere di Rebibbia grazie ad un’azione della Polizia penitenziaria con l’ausilio del nucleo cinofili del corpo siano stati trovati una quantità importante di sostanze stupefacenti e che successivamente nello stesso reparto ha scaturito nel pomeriggio ad un chiarimento tra alcuni detenuti.” Dichiara il Segretario regionale USPP Lazio Daniele Nicastrini

Già una decina di giorni fa altro fatto analogo al Carcere di Regina Coeli, dimostrazione che le nostre carceri sono diventate terre di spaccio che a detta di tutti sembrano essere favoriti dall’esterno anche con uso di droni o con l’arrivo attraverso colloqui familiari che nascondono nelle parti intime oltre le sostanze anche microtelefoni.

“purtroppo e un problema serio sulla quale la Polizia Penitenziaria – continua il Segretario regionale e in costante attività per reprimere tali reati, ma abbiamo anche il problema dei traffici di terapie psicotrope o di alcol artigianale estratto dalla frutta macerata che nascondono all’interno delle loro celle o altri posti che quotidianamente vengono sequestrate dalla Polizia Penitenziaria, oggetto di vero scambio tra chi la detiene per ricevere benefici economici per conto di soggetti che hanno sotto il loro “libro paga”, che poi in caso di qualche sequestro diventano oggetto di scontri tra i detenuti che si accusano di infamità tra di loro . Comunque, la dimostrazione che la Polizia penitenziaria pur operando con pochi uomini e mezzi a disposizione (presenti 750 unità su 850 previsti), con una situazione emergenziale presente (Rebibbia 1530 detenuti su 1178 posti disponibili), – che a detta del sindacalista – riesce a dare il meglio di sé fermando questi traffici che coinvolgono più detenuti all’interno delle stesse sezioni detentive, per poi avvolte fanno scattare litigi tra gli stessi per probabili chiarimenti.”

La piaga del traffico coinvolge anche altre carceri in Italia come ha Firenze, Napoli in questi giorni ed è di poche ore fa l’altra notizia proveniente dal carcere di Carinola dove altre unità cinofile della Polizia Penitenziaria hanno portato all’arresto di un detenuto rientrato dal permesso con 300 grammi di stupefacenti nascosto nelle parti intime e sull’argomento interviene il Presidente USPP Dr. Giuseppe Moretti: “Ormai non c’è più da stupirsi se non del perché il servizio cinofili della Polizia Penitenziaria non viene predisposto, almeno durante tutte le ore in cui fanno accesso tutte le figure che ruotano all’interno dei Penitenziari e, come nel caso di specie i detenuti a rientro da un permesso premio o dalla semilibertà, in tutte le strutture carcerarie come servizio fisso. È un sistema per stroncare il traffico illecito di droga prosegue il Presidente Moretti – Del resto ormai la nostra è una specie di litania inascoltata perché è impossibile controllare tutti gli accessi accuratamente senza risorse umane e senza strumenti adeguati. “

Per combattere l’illegalità e preservare l’ordine e la sicurezza degli istituti urgono risorse straordinarie e chiediamo ai vertici di via Arenula di affrettare questa necessità, conclude l’USPP con questo comunicato applaudendo l’efficacia degli interventi posti in essere in tal senso.

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