Due anni senza Fabrizio Frizzi, il volto buono della televisione

di MARINA CIANFARINI –

BASSANO ROMANO ( Viterbo) – Fu un risveglio amaro quello del 26 marzo 2018, giorno in cui Fabrizio Frizzi volò via prematuramente. Stroncato da un tumore maligno, all’età di 60 anni, il volto buono della televisione italiana lasciò dietro di sé lacrime ed incredulità.

Il sorriso, che non perse neppure durante la fase acuta della malattia, sarebbe fiorito anche in questa circostanza di fragili incertezze. Avrebbe saputo cosa dire, dispensando speranza e di generosità avrebbe inondato il cuore di molti. In prima linea a far del bene, quel bene che tanto donò in vita. Era una persona solidale e generosa, parte integrante di una comunità e delle difficoltà che questa vive ogni giorno.

Il presentatore dai modi  gentili e rassicuranti continua a vivere nel paese che ha accolto le sue prime esperienze. A Bassano Romano, borgo incastonato tra i laghi di Bracciano e Vico, Fabrizio Frizzi riservò gentilezza e vicinanza.

“Mi porto nel cuore l’immagine accogliente della Madonna della Pietà. – raccontava – Quando ero bambino, verso i dodici anni, i miei avevano comprato una casa in campagna. Lì potevo sfogarmi come volevo, anche perché nei dintorni c’erano delle salite bellissime. Facevo finta fossero quelle del Giro d’Italia e mi divertivo a emulare i miei campioni preferiti. Una pacchia”.

Narrava quei momenti con profonda gratitudine, certo di trovare, ogni qualvolta sarebbe tornato, un paese pronto ad accoglierlo. Lì ha deciso di fermare i suoi passi. Riposa, insieme a mamma Laura e papà Fulvio, nel piccolo cimitero comunale, adornato dagli omaggi floreali di chi continua ad amarlo.

“Lo scorso anno lo abbiamo riabbracciato tutti insieme, nella Chiesa parrocchiale.
Quest’anno, per ovvie ragioni, lo facciamo a distanza, ma ci siamo di nuovo” – scrive il sindaco Emanuele Maggi.

Oggi si celebra il secondo anniversario della sua scomparsa, in una primavera che l’ha strappato alla gioia di continuare ad essere padre. Stella, la sua unica bambina, cresce nel ricordo del suo uomo. Sono due anni che nessuno ode più la rasserenante voce di Fabrizio Frizzi, un’eco che aveva il potere di calmare e sollevare dai tormenti.  Due anni privi dei suoi passi e del suo esempio.

È il giorno del ricordo e dei sorrisi. Sorridere ed ingannare la paura con l’amore.

Avrebbe desiderato questo.

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