Due concerti degli allievi del Liceo Musicale Santa Rosa da Viterbo in memoria della pianista Giuliana Bordoni e del violinista Riccardo Brengola

di CINZIA DICHIARA-

VITERBO- Il pensiero conduttore che ha ispirato i due prossimi appuntamenti del 12 e 13 luglio del Festival Beethoven di Sutri è l’omaggio a due coniugi musicisti, Giuliana Bordoni (1920-1999) e Riccardo Brengola (1917-2004), che rappresentano due figure di rilievo nella vita musicale romana e italiana degli scorsi anni, fondamentali nella formazione di molti allievi in seguito avviati al concertismo e alla carriera didattica. Anna Lisa Bellini, pianista organizzatrice del Festival nonché docente di pianoforte presso il Liceo Musicale ‘S. Rosa da Viterbo’, è tra coloro che si sono formati alla loro scuola, rispettivamente pianistica e cameristica e pertanto ha inteso coinvolgere i propri allievi ed ex allievi più impegnati nello studio dello strumento in una esibizione che li vede partecipi in collaborazione con altri due allievi delle classi di violino e violoncello dello stesso liceo.

L’intento duplice della docente è, da un lato, quello di celebrare il ricordo di due significativi maestri la cui memoria è bello ricordare laddove essi hanno profuso molto del loro impegno artistico e intellettuale, e, dall’altro, di proseguire il loro cammino e, attraverso il suo insegnamento, dare un futuro al loro operato. Tramandare ciò che si è ricevuto in dono dai propri insegnanti è infatti un’esigenza dello spirito che si contempera quotidianamente col divenire della propria attività. La fortuna di un incontro col maestro è decisiva in molte carriere e, soprattutto nell’arte. Una volta appreso un metodo, e con esso molte altre modalità di pensiero, nel procedere verso nuovi orizzonti si avverte sempre il richiamo alle origini, il senso di gratitudine verso coloro che ci hanno aperto la strada, la riconduzione a principi primi sui quali siamo fondati. Onorare i propri maestri rende onore quindi agli allievi di un tempo e rammentarne il valore e manifestare la propria riconoscenza rende un servizio alla crescita educativa dei giovani. A loro volta anch’essi impereranno che siamo tutti in cammino e ciascuno compie i propri passi ereditando un passato, una tradizione, un modus cogitandi, per partire da esso e progredire sempre guardando avanti. Avere delle buone basi, infatti, significa poter costruire su solide fondamenta e poter intraprendere percorsi futuri alla luce di insegnamenti che ci hanno permesso di giungere fino all’oggi. Coloro che perdono la lezione del passato, sono destinati a edificare il proprio futuro su basi di argilla. Un plauso dunque alla Bellini per questa iniziativa in cui la persona di primo piano è una pianista bolognese nata nel 1920, messasi al pianoforte a soli tre anni d’età!

La Bordoni studiò presso il conservatorio della sua città sotto la guida di Francesco Martinotti diplomandosi a pieni voti e lode al Conservatorio di Santa Cecilia di Roma.  Il suo talento precoce incontra presto una figura di spicco del panorama musicale, quale era Alfredo Casella, noto caposcuola italiano che, nel 1938, la ebbe come allieva durante un corso estivo all’Accademia Musicale Chigiana di Siena per poi seguitare all’Accademia di Santa Cecilia di Roma dal 1939 al 1941, ove l’artista divenne una delle sue più brillanti allieve.

E sempre alla Chigiana avviene l’incontro determinante della sua vita di artista e di donna con il violinista Riccardo Brengola, che sposa nel 1941, suggellando un rapporto con l’Accademia Chigiana che la accompagnò per sempre, dando vita al duo violino e pianoforte col marito, connubio artistico importante per le carriere di entrambi. Insieme si esibiscono in numerose tourneés in Italia e all’estero, in Spagna, Francia, Germania, Russia (URSS) e registrano per la Rai, fra l’altro, l’integrale delle Sonate di Mozart per pianoforte e violino.

Ma il loro ensemble non esclude altre collaborazioni con insigni personalità musicali. Negli anni ‘50 e ‘60 la Bordoni tiene numerosi concerti in duo con il violinista Franco Gulli, con il flautista Severino Gazzelloni, con il violinista Bronislaw Gimpel. Quindi fonda un trio nuovamente con Riccardo Brengola e con la collaborazione del violoncellista Benedetto Mazzacurati.

Svolse inoltre una lunga attività di docente, conclusa al Conservatorio ‘Santa Cecilia’ di Roma, dedicandosi all’insegnamento con autentica passione e con una grande e generosa attenzione per gli allievi.

Riccardo Brengola, fu nominato insegnante di ruolo per meriti eccezionali nel 1941 al Conservatorio di Pesaro, e in seguito a Venezia, Bologna, Napoli, Roma, prima che nel 1946 il conte Guido Chigi gli affidasse la titolarità del corso di Musica d’Insieme all’Accademia Chigiana, mantenuto fino al 1997, entrando in amicizia con i più celebri musicisti del Novecento, da Casella a Enescu, Franco Ferrara, Berio, Segovia, Casals, Oistrakh, Milstein, Celibidache, Giulini, Mehta, Gazzelloni.

Membro del Sestetto Chigiano, Brengola è per molti anni docente di Musica da Camera presso i Corsi di perfezionamento dell’Accademia di Santa Cecilia a Roma, di cui è Accademico e membro del Consiglio di Amministrazione, e tiene corsi e seminari nelle più prestigiose istituzioni musicali del mondo.

Esegue spesso in prima assoluta composizioni di Alfano, Mortari, Frazzi, Martucci, Malipiero, Casella, Ferrari, Respighi, Zafred, Lavagnino, Nordio, Busoni, Veretti, Pizzetti, Petrassi, Peragallo, Berio, Ravinale, e molti altri.

Fra i suoi allievi vi sono anche Salvatore Accardo, Bruno Giuranna, Shoji Sayaka, Uto Ughi e il Quartetto di Tokyo. A detta di Constantin Zanidache, suo ventennale collaboraore nei corsi all’Accademia Chigiana, “durante le lezioni era in grado di creare atmosfere di grandissima intensità ed emozione. Le sue lezioni, spesso durissime, facevano comunque innamorare gli allievi”.

È grazie alla sua intensa attività concertistica e didattica che, in Giappone, Brengola stabilisce un rapporto personale di grande simpatia con l’imperatore Akihito e l’imperatrice Michiko, tanto da ricevere dal governo giapponese l’alta onorificenza dell’”Ordine del Sol Levante”.

Fra le altre onorificenze ricevé anche il titolo di Commendatore della Repubblica Italiana, conferitogli dal Presidente Sandro Pertini nel 1982, e la Cittadinanza onoraria di Siena, del 1980. Morì a Roma il 16 maggio 2004.

Nel 2017, in occasione del centenario della sua nascita, l’Accademia Chigiana gli dedica un concerto per omaggiarne la memoria.

A commemorare le figure dei coniugi Brengola, con due concerti in cartellone, sono giovani musicisti che andiamo a presentare.

Allievo prima di Valerio Andreoli e attualmente di Anna Lisa Bellini, Daniele Fontana (2007) frequenta il secondo anno del Liceo Musicale Santa Rosa da Viterbo e ha già partecipato al Festival Beethoven lo scorso anno, oltre ad aver tenuto altri concerti nel Santuario Francescano della Verna, nella Chiesa di San Michele di Chiusi della Verna, nella chiesa di San Nicola di Bari a Soriano nel Cimino, nel Teatro Paladino a Rignano Flaminio, a Palazzo Fani a Tuscania in occasione della presentazione del libro Iulia Farnesia di Roberta Mezzabarba, nel Tempio Romanico di San Francesco a Capranica; inoltre a Viterbo, nell’Auditorium di Santa Maria in Gradi, nella Sala Mezzanino del Museo Nazionale Etrusco, nella Rocca Albornoz e in Piazza San Lorenzo in occasione di “Viterbo in Festa”, e, per finire, nell’Oratorio della Basilica dei Santi Ambrogio e Carlo al Corso a Roma.

Ha seguito la sua insegnante ai Corsi Internazionali di Perfezionamento Musicale di Chiusi della Verna nel 2022, anno in cui ha ottenuto il primo premio alla VI edizione del Concorso Musicale “Pietro Egidi” di Viterbo nella categoria della scuola superiore, mentre quest’anno si è distinto ottenendo alla V edizione del medesimo concorso il primo premio sia da solista, sia nella categoria ‘duo’ con Ester Biaggi al violoncello.

Ancora primo premio nel 2023 alla XVI edizione del concorso “Marco dall’Aquila”, sempre nella categoria della scuola secondaria superiore, ha ottenuto il primo premio alla XXXI edizione del concorso “G. Visconti” nella categoria solisti e primo premio nella categoria duo con Ester Biaggi al violoncello.

Il giovane pianista ha le idee chiare e sostiene: “Partecipare al Beethoven Festival per me è un gran piacere, in primo luogo perché è un festival che riporta la musica classica al centro dell’attenzione nel territorio viterbese, portando formazioni e solisti di notevole calibro e in secondo luogo perché mi fa piacere poter sentire ex allievi di pianoforte del liceo che hanno affrontato un percorso simile al mio così da poter ascoltare i loro risultati in un ambiente sempre più vicino a quello professionale”

Il suo programma prevede l’esecuzione dell’Allegro assai dalla Sonata in fa maggiore K 280 di Wolfgang Amadeus Mozart, ‘Un sospiro’ di Franz Liszt e ‘Pulcinella’ di Sergei Rachmaninov.

L’allieva di violoncello Ester Biaggi (2007), sua compagna di duo cosi ci riferisce: “Attualmente sto frequentando il Liceo musicale Santa Rosa con la professoressa Alessandra Vitali, inoltre studio privatamente con il maestro Adriano Ancarani, a Roma. Ho 16 anni e suono il violoncello da quando ne avevo 4. Anche se ero una bambina avevo le idee chiare: il violoncello si suona seduti. Avendo un’indole pigra, ho calcolato che è il più comodo da sostenere nelle ore di studio, senza pensare alla mole da portarsi in giro ogni volta. Insieme al mio compagno di classe e amico Daniele Fontana quest’anno abbiamo costituito un duo, suonando in diverse occasioni concertistiche e partecipando ad alcuni concorsi nel Lazio, nei quali abbiamo ottenuto il primo premio assoluto. Nel mio futuro vorrei intraprendere una carriera di concertista da camera sperando di incontrare persone interessanti con cui condividere il mio percorso musicale”.

Il programma che i due ragazzi eseguiranno comprende l’Adagio e Allegro op.70 di Robert Schumann e l’Elegia di  Gabriel Fauré.

L’allievo di violino Matteo Lucarelli (2007) ha iniziato a studiare all’età di 4 anni nella classe del Maestro G. Y. Ardukhanian a Mosca. Ispirato dai Capricci di Paganini ascoltati in casa dei nonni dall’amico di famiglia Maksim (studente di violino del conservatorio di Santa Cecilia) Matteo decise:” Suonerò come lui”.

Ancora a Mosca ha vinto il primo ed il secondo premio dei concorsi “Lira Magica” e “Music Festival” organizzati dal Conservatorio Tchaikovsky. Nel 2019 ha vinto il primo premio assoluto al concorso P.Egidi di Viterbo e, nel 2021, il primo premio al concorso ARS Astra di Mosca. Allievo anch’egli del Liceo Musicale Santa Rosa da Viterbo sotto la guida della prof.ssa Susanna Pisana, frequenta il corso di alto perfezionamento di violino dei Maestri O. Semchuk e K. Milas presso l’Accademia Musicale di Firenze.

Molto convinto della sua partecipazione al Festival Beethoven dichiara: “Sono davvero onorato di partecipare a questa edizione del Festival Beethoven e non vedo l’ora di riempire di emozioni il pubblico e trasmettere la mia musica”. Accompagnato al pianoforte da Daniele Tarantino eseguirà Introduzione e Rondò Capriccioso Op. 28 di Camille Saint-Saëns e il primo movimento Mit leidenschaftlichem Ausdruck della Sonata No. 1 in La min. Op. 105 di Robert Schumann, quindi la Romanza No. 2 Op. 50 di Ludwig van Beethoven.

L’altro allievo di pianoforte della prof.ssa Anna Lisa Bellini è Daniele Tarantino (2006) che ha iniziato gli studi di pianoforte all’età di 9 anni con Manuela Vecchiarelli presso la Scuola Musicale Comunale di Soriano nel Cimino e ha da poco terminato il terzo anno del Liceo Musicale, provenendo dalla classe di pianoforte di Massimo Bianchini e poi Stefano Silvi della Scuola Media a indirizzo musicale “Ernesto Monaci” di Soriano nel Cimino.

L’allievo ha partecipato a concerti svoltisi presso la sede del Liceo Santa Rosa da Viterbo, nel Santuario Francescano della Verna, nella Chiesa di San Michele di Chiusi della Verna, nella Chiesa di San Nicola di Bari a Soriano nel Cimino, nella Chiesa di San Francesco a Sutri nell’ambito del Beethoven Festival Sutri 2022, nel Teatro Paladino a Rignano Flaminio, a Palazzo Fani a Tuscania in occasione della presentazione del libro Iulia Farnesia di Roberta Mezzabarba, nel Tempio Romanico di San Francesco a Capranica, nell’Auditorium di Santa Maria in Gradi a Viterbo, in Piazza San Lorenzo a Viterbo in occasione di “Viterbo in Festa”, nella Sala Mezzanino del Museo Nazionale Etrusco Rocca Albornoz a Viterbo, nell’Auditorium della Scuola di Musica Sinfonia a Lucca, nel Centro Polifunzionale a Fossa, nell’Oratorio della “Basilica dei Santi Ambrogio e Carlo al Corso” a Roma e nella Cattedrale di Santa Maria Assunta a Sutri in occasione del Beethoven Festival Sutri 2023.

Ha partecipato inoltre ai Corsi Internazionali di Perfezionamento Musicale di Chiusi della Verna (2022) con Anna Lisa Bellini e alla Masterclass di pianoforte di Fabrizio Viti a Viterbo (2021). Nel 2022 ha vinto il primo premio assoluto con borsa di studio alla VI edizione del Concorso Musicale “Pietro Egidi” di Viterbo. Nel 2023 ha ottenuto il primo premio assoluto alla IX edizione del Concorso Musicale “P. Zuccotti” di Firenze. Ha inoltre conseguito il primo premio assoluto con borsa di studio alla VII edizione del Concorso Musicale “Pietro Egidi” di Viterbo, alla XX edizione della sezione School Prize al Concorso Musicale “Città di Pesaro”, alla XVI edizione del Concorso Musicale “Marco dall’Aquila” de L’Aquila, dove gli è stato assegnato anche un concerto-premio. Nello stesso anno ha vinto il primo premio alla XXXI edizione del Concorso Musicale “G. Visconti” di Roma e alla II edizione del Concorso Pianistico “Città di Lucca’.

Così il giovane Daniele Tarantino descrive i suoi inizi e sintetizza le sue aspirazioni per un futuro nella musica: “Il mio approccio allo strumento ha avuto inizio all’età di 9 anni grazie alla mia famiglia che, con la sua vicinanza alla musica classica, corale e pianistica, mi ha permesso di scoprire la mia passione per il pianoforte. Quando avrò terminato gli studi vorrei potermi impegnare nell’ambito didattico, cercando di aiutare i giovani a coltivare la passione per la musica fin dalla prima età col trasmettere la formazione che ho ricevuto. E, soprattutto vorrei lavorare nell’ambito concertistico, sia solistico che cameristico, con il primario obbiettivo di riuscire a comunicare a chi mi ascolta gli aspetti dei diversi autori attraverso la mia personalità musicale”.

Daniele eseguirà l’Allegro molto e con brio dalla Sonata in do minore op.10 n.1 di Ludwig van Beethoven, il Preludio op.104 n.2 di Felix Mendelssohn, lo Scherzo in si minore op.20 di Fryderyk Chopin,  l’Allegro de Concierto op.46 di Enrique Granados.

Avviato allo studio del pianoforte da Amabile Mantrici, Simone Mechelli (2003), altro allievo di Anna Lisa Bellini presso il Liceo Musicale “S. Rosa da Viterbo”, diplomatosi nel 2022, è vincitore di svariati premi in concorsi pianistici: primo premio assoluto in tutte le sezioni pianistiche del Concorso Musicale Pietro Egidi di Viterbo ( 2016, 2017, 2018, 2019 e 2021); primo premio assoluto al Concorso Musicale Internazionale “Città di Tarquinia” (2016); primo premio assoluto al Concorso Una nota per amica di Orte; Primo premio al Concorso Nazionale Scuola in Musica di Verona ( 2017).

Ha preso parte a concerti presso il Palazzo Orsini di Bomarzo, Museo Civico Marco Scacchi di Gallese, Chiesa San Nicola di Bari di Soriano nel Cimino, Basilica Santuario di Grotte di Castro e Sala Mendel di Viterbo. Si è esibito in musiche di Bach e Schumann presso la Sala degli Avi di Palazzo Altieri di Oriolo Romano in occasione degli incontri “La complessità Barocca” e “Pazzia e Arte nel XIX secolo”, nell’ambito della rassegna “Note d’Arte – chiacchiere e musica” di Federica Zalabra. Ha partecipato, inoltre, ai concerti dedicati ai giovani talenti del Beethoven Festival Sutri per le edizioni 2018 e 2019. Nel febbraio 2021 si è esibito all’Auditorium “S. Maria in Gradi” di Viterbo in un concerto delle promesse del concertismo nel Liceo Musicale “S. Rosa da Viterbo”, nell’ambito della XVI stagione concertistica pubblica dell’Università della Tuscia di Viterbo. Nel dicembre 2021 si è esibito in occasione delle due giornate dedicate al novantesimo compleanno di Maria Tipo, celeberrima pianista del secondo ‘900. A settembre 2023 è stato ammesso al Corso Accademico di Pianoforte di I livello presso la Scuola di Musica di Fiesole nella classe di Enrico Stellini. Presenterà il programma che segue: 3 Rondò su temi popolari di Béla Bartok, lo Studio n. 5 “La Chasse” dai Sei Grandi Studi da Paganini di Franz Liszt e il Grande Valzer in la bemolle maggiore op.42 di Fryderyc Chopin.

Simone Mechelli sta già elaborando una poetica sua propria che così espone: “Da relativamente poco tempo, ho metabolizzato qualcosa di veramente fondamentale nell’attività musicale, che prima capivo ma ora comprendo: suonare equivale a parlare, a esporre un’idea, all’avere un’intenzione, tuttavia esprimendola con un linguaggio diverso. A volte mi abbandonavo alla magnificenza del virtuosismo, alla labile attrattiva delle note, tralasciando la qualità e l’intenzione della mia idea della musica. Ma, come nell’oratoria la buona dizione e l’abilità non possono colmare l’inconsistenza di una tesi, così il musicista tecnicamente abile non può ovviare all’esiguità di una sua idea della musica. Egli ha bisogno innanzitutto di idee da trasmettere con i suoni. E i suoni sono nient’altro che l’alfabeto del musicista, un elenco di elementi mediante i quali l’artista deve saper parlare.”

Lorenzo Campi, di 22 anni, ci parla diffusamente del suo curriculum iniziando dal suo più recente traguardo: “Il mio ultimo obiettivo finora è stato il compimento del Diploma Accademico di primo livello che ho conseguito nello scorso mese di marzo presso il Conservatorio Statale “G. Briccialdi” di Terni, con il Maestro Angelo Pepicelli. Il programma che intendo portare in concerto al festival è ispirato all’argomento principale della mia tesi di laurea, riguardante la ricerca e la creazione di immagini, colori, sensazioni attraverso la musica, in special modo rispetto alle sonorità particolari prodotte da Claude Debussy e alla sua capacità di disegnare i suoni, nell’intento di poter unire diversi tipi di arte e più culture. L’unione di ricordi, sensazioni ed emozioni rappresenta per me uno degli obiettivi più importanti che dovrebbe raggiungere ed esprimere la musica.

Ho iniziato a studiare pianoforte con il maestro Stefano Silvi all’età di 11 anni, per poi iscrivermi al Liceo Musicale Santa Rosa da Viterbo, diplomandomi nel 2019 con la prof.ssa Anna Lisa Bellini e partecipando a numerosi concerti organizzati dalla scuola, altresì a vari concorsi, come il Concorso musicale provinciale “Pietro Egidi”, il Concorso Europeo Giovani Musicisti e il Concorso Musicale Nazionale “G. Visconti”, fondazione “Luigi Granese”. Nella mia formazione è stata importante la possibilità di fare esperienza per l’alternanza scuola-lavoro nel ruolo di coadiutore del docente presso la Scuola Musicale Comunale di Viterbo e partecipare alla Masterclass Internazionale di Pianoforte con Anna Lisa Bellini. Successivamente ho collaborato per due anni con l’Associazione Culturale “Musicultura”, durante la frequenza del conservatorio. I brani che eseguirò sono le Estampes di Claude Debussy e lo Studio in fa min. op.10 n. 9 di Fryderyc Chopin.”

L’entusiasmo di questi preparati giovani musicisti è quanto di più bello i loro insegnanti possano trarre dal lavoro che svolgono quotidianamente guidandoli nel trovare la loro strada nella vita attraverso l’arte musicale.  È in tal modo che l’insegnante lascia il segno, in-signum, così come è avvenuto da parte di Giuliana Bordoni verso la sua allieva Anna Lisa Bellini, la quale, a sua volta, ha preparato i suoi allievi instillando in essi il sacro fuoco della musica, vale a dire cercando di coniugare forza e saggezza, cuore e spiritualità, emozioni e talento, volontà e decisione, intelligenza e metodo, libertà e capacità di trovare se stessi.

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