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Due detenuti al lavoro nel nuovo bar del carcere di Velletri

VELLETRI- “Ritengo sia positivo che nel nuovo bar ci lavorino due detenuti. Alcuni anni fa c’era un piccolo spaccio che però poi venne chiuso per carenza di personale. E’ bene che gli agenti della polizia penitenziaria, di cui si lamenta sempre la presenza in numero adeguato, non siano distolti dai propri compiti più propriamente d’istituto, e che invece sia data un’occasione di formazione professionale e di lavoro ai detenuti”. Così Sandro Compagnoni, Coadiutore del Garante delle persone detenute della Regione Lazio, a margine dell’inaugurazione del nuovo locale bar-spaccio della Casa circondariale di Velletri che ha avuto luogo mercoledì 22 maggio. Il nuovo bar, nel quale appunto lavorano due detenuti, sarà a servizio per il personale di polizia, educatori, associazioni di volontariato e avvocati.

Il Coadiutore del Garante Sandro Compagnoni (a sinistra) con il Garante Anastasìa, durante l’inaugurazione dei laboratori enogastronomici nel carcere di Velletri, il 30 marzo 2023.

“Auspichiamo – ha proseguito Compagnoni – che in futuro ci possa essere anche un’area di ristoro adeguata, per le famiglie dei ristretti, perché troppo spesso vediamo donne e bambini in fila all’esterno, esposti alle intemperie, in attesa di poter incontrare i propri parenti”.

A fare gli onori di casa, la direttrice Anna Rita Gentile. Tra gli altri sono intervenuti il magistrato di sorveglianza di riferimento Leonardo Circelli, il consigliere comunale Faliero Comandini, delegato del sindaco di Velletri, Cascella, il presidente della Camera penale degli avvocati di Velletri, Stefano Perìca, il presidente dell’Ordine degli avvocati di Velletri, Stefano Armati, il quale a nome dell’Ordine ha donato una tv per il nuovo bar. Presenti per l’occasione anche il comandante degli agenti penitenziari Mauro Caputi, il comandante del nucleo di polizia giudiziaria del carcere, Pietro Coppola, e i dirigenti sindacali Carmine Olanda e Antonino Noce.

Diplomi per operatori di canile a Paliano

Giovedì 23, inoltre, il Coadiutore Compagnoni si è recato alla Casa circondariale di Paliano, per assistere alla consegna dei diplomi ai detenuti che hanno avuto una formazione con qualifica e certificazione professionale come operatori di canile, partecipando al progetto Cerbero, per l’addestramento dei cani per attività protezione civile, realizzato in collaborazione con l’Università popolare scienze della formazione cinotecnica di Empoli.

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