E’ morto a Calcata Paolo Portoghesi

di REDAZIONE-

CALCATA (Viterbo)- È morto oggi a Calcata Paolo Portoghesi, noto architetto italiano. Portoghesi aveva 92 anni ed era da tempo residente nel comune viterbese. La sua scomparsa rappresenta una grande perdita per il mondo dell’architettura.

Nel 1950, Paolo Portoghesi si iscrisse alla facoltà di Architettura presso l’Università La Sapienza di Roma. Già durante gli anni da studente, pubblicò la sua prima monografia e diversi saggi. Nel 1957 conseguì la laurea e successivamente, nel 1961, si iscrisse al Partito Socialista, di cui fece parte fino allo scioglimento.

Portoghesi è stato non solo un docente universitario di fama, ma anche un rinomato progettista a livello internazionale. Numerosi sono i lavori che portano la sua firma, tra cui la Moschea a Roma e sgarbi e Paolo Portoghesia Strasburgo, la chiesa della Sacra Famiglia a Salerno, il palazzo dei reali in Giordania e l’aeroporto di Khartum.

Durante la sua lunga carriera, ha ricoperto diversi incarichi prestigiosi, tra cui la presidenza della Biennale di Venezia dal 1983 al 1993. In riconoscimento del suo impegno e delle sue contribuzioni, l’architetto Paolo Portoghesi ha ricevuto la cittadinanza onoraria. Nel maggio del 2021, il sindaco di Sutri, Vittorio Sgarbi, gli conferì tale riconoscimento. La motivazione di tale onorificenza recitava: “L’architetto che dalla Roma barocca di Bernini e Borromini ha trovato la vertigine del suo pensiero è il centro della sua vita in Tuscia, a Calcata, dove trascorre i giorni e le notti nel pensiero di Dio”.

In passato, Portoghesi aveva visitato Sutri con suo padre da bambino, affascinato dalle necropoli e dall’anfiteatro della città. Egli amava molto Sutri e si sentiva parte integrante di quella comunità. La sua morte rappresenta una perdita significativa per il panorama dell’architettura italiana.

Alessio D’Amato, consigliere regionale del Lazio, ha espresso il suo cordoglio per la scomparsa dell’architetto Paolo Portoghesi definendolo un “interprete straordinario dell’architettura italiana”. Ha sottolineato il ruolo fondamentale di Portoghesi nel progetto della grande Moschea di Roma e nel restauro dell’ospedale San Giovanni di Roma, che hanno segnato l’architettura italiana del dopoguerra. Con la sua scomparsa, l’Italia perde un protagonista indiscusso del settore architettonico.

 

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