di Redazione –
VITERBO –
È morto all’età di 42 anni, Daniele Tundo, operatore di Villa Immacolata. Deceduto per le complicanze di un improvviso malore, l’uomo non è risultato positivo al Covid-19. La sua prematura scomparsa ha gettato nello sconforto la comunità viterbese, incredula dinanzi all’accaduto.
Daniele era molto stimato per l’attività professionale da lui intrapresa e per la profonda bontà d’animo che lo caratterizzava. In prima linea per i più fragili, dentro e fuori la struttura sanitaria.
Se n’è andato d’improvviso, in un momento di crudo silenzio, evitando il frastuono della normale quotidianità. Nella quiete di un mondo in stand-by, la sua vita si è fermata, lasciando un bagaglio di domande senza risposta.
In tanti lo ricordano, affidando ai social le loro dediche.
“Ci hai lasciato ancora prima di poterti salutare di nuovo dopo questa infinita attesa, lasciando tutti sconcertati e increduli – scrive la Salamaro Sport Center Tuscia League -. Oggi lasci un vuoto ancora più grande, il tuo sorriso rimarrà impresso nei nostri ricordi. Ciao Daniele non ci dimenticheremo mai di te”.
Daniele era un marito e un padre premuroso. La sua esistenza si è interrotta senza spiegazioni.
