E’ morto Francesco Morelli, memoria storica di Viterbo

di REDAZIONE-

VITERBO- Francesco Morelli, memoria storica di Viterbo si è spento. La sua ultima apparizione pubblica è stata in occasione dell’evento “Viterbo Ricorda! 17 Gennaio 1944-17 Gennaio 2023”, ideato e curato dalla scrittrice Rosanna De Marchi, con patrocinio del Comune di Viterbo e con la collaborazione dell’associazione Archeotuscia ODV, svoltosi lo scorso 17 gennaio, presso la Sala Regia del Comune di Viterbo. Aveva 91 anni ,da tempo non stava più bene. Un ricordo di Rosanna De Marchi: “Il 17 gennaio sono andata a prenderlo a casa per portarlo in sala Regia, poi lo ho riportato a casa.. quell’evento lo aveva voluto fortemente lui e dal 2010 in poi, lo abbiamo sempre portato avanti. Lo portavo dappertutto, affinché raccontasse cosa aveva vissuto durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale. Siamo andati nelle scuole, in sala Regia, in Prefettura. Nella settimana del volontariato era sempre al mio fianco. Era diventato un fratello maggiore per me. Un uomo dal cuore grande. È stato il filo conduttore del mio libro 17 gennaio 1944 “in quell’attimo anche gli Angeli si misero a piangere” Conosceva tutto su Viterbo. Non trovo le parole per esprimere il mio dolore”. Francesco Morelli aveva vissuto in prima persona la seconda guerra Mondiale. Sua cugina Rita Orlandi salvò un bambino di nome Silvano Di Porto, figlio di Letizia Anticoli e Angelo Di Porto. I genitori di Silvano, che abitavano in via della Verità e vendevano merceria in un negozietto e al mercato, furono arrestati il 2 dicembre 1943, poi deportati e uccisi. Il bambino si salvò grazie alla signora Rita, vicina di casa, che aveva allora 17 anni, che lo nascose e lo protesse per tanti anni. Fu affidato anche alla nonna, la “Sora Reale”, e alla zia Giuditta. La nonna di Silvano, Reale, si salvò, perchè cadde dal camion che trasportava i deportati, fu creduta morta, invece era solo ferita e fu condotta all’ospedale e curata. Rita Orlandi, tanti anni fa, scelse, col rischio di essere uccisa, di salvare un bambino di sei anni, nato nel 1937, vicino a porta della Verità. Proprio lì, ancora oggi, al numero civico 19, sono state poste tre pietre d’inciampo, e una targa per ricordare queste persone ebree uccise.
I funerali si terranno martedì alle ore 15, nella chiesa di San Francesco, abitando Morelli in via Braccia di San Francesco. Condoglianze alla famiglia da parte della redazione di Tuscia Times.

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