E’ morto Henry Kissinger: icona della politica estera

di REDAZIONE-

Il “Washington Post” annuncia la scomparsa di Henry Kissinger, ex segretario di Stato americano, all’età di 100 anni nella sua casa in Connecticut. Kissinger, protagonista della politica estera degli Stati Uniti negli anni ’70, è stato una figura di grande influenza, plasmando le relazioni internazionali durante gli impegnativi periodi delle amministrazioni Nixon e Ford.

Il politico, noto per la sua abilità diplomatica, ha orchestrato l’apertura degli Stati Uniti alla Cina, guidato le trattative per il ritiro americano dalla Guerra del Vietnam e modellato le relazioni con l’Unione Sovietica durante la Guerra Fredda. La sua carriera, segnata da astuzia e ambizione, è stata spesso oggetto di controversie, con alcune delle sue dichiarazioni più celebri, come “il potere è il massimo afrodisiaco”, riflettendo la sua complessa reputazione.

Personalità di spicco nel panorama politico mondiale, Kissinger ha mantenuto un interesse particolare per l’Italia, riconoscendo il ruolo nel Patto atlantico, nonostante la potenza politica del Partito Comunista. L’ex segretario di Stato è stato un amico intimo di Gianni Agnelli, testimoniando la sua connessione con il contesto italiano.

Le reazioni alla sua morte non si sono fatte attendere. George W. Bush ha dichiarato che l’America ha perso una delle voci più affidabili e significative in materia di affari esteri. La leader italiana Giorgia Meloni ha espresso il cordoglio del governo italiano, definendo Kissinger un punto di riferimento della politica e della diplomazia mondiale.

Anche personalità come il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente russo Vladimir Putin hanno omaggiato Kissinger, riconoscendo il suo impatto sulla politica estera degli Stati Uniti e la sua saggezza come uomo di Stato.

La Cina ha sottolineato il ruolo prezioso di Kissinger nella costruzione delle relazioni tra Pechino e Washington. Nato in Germania nel 1923 e fuggito negli Stati Uniti alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale, Kissinger ha attraversato una carriera illustre, mantenendo la sua vitalità fisica e mentale fino agli ultimi giorni.

La sua eredità comprende il controverso Premio Nobel per la Pace per gli accordi di Parigi sulla fine della guerra in Vietnam e la fondazione di Kissinger Associates, uno studio di consulenza di grande prestigio. Con la scomparsa di Kissinger, il mondo perde un’icona della diplomazia e della politica estera, la cui influenza sarà ricordata e dibattuta per anni a venire.

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