Università Unimarconi

È morto il giornalista Franco Di Mare

di Redazione –

Il giornalista Franco Di Mare è morto all’età di 68 anni. Lo ha annunciato la famiglia con una nota: “Abbracciato dall’amore della moglie, della figlia, delle sorelle e del fratello e dall’affetto degli amici più cari si è spento a Roma il giornalista Franco Di Mare”.

E’ morto a causa di un mesotelioma, una malattia spesso legata all’esposizione all’amianto. Di Mare aveva recentemente commosso il pubblico durante una toccante apparizione a “Che tempo che fa”, dove aveva rivelato la sua grave condizione di salute. Nel corso dell’intervista aveva collegato la sua malattia alla lunga carriera di inviato di guerra, in particolare nei Balcani, dove era stato esposto a pericolose sostanze come l’amianto e l’uranio impoverito.

Con una laurea in Scienze Politiche presso l’Università Federico II di Napoli, Di Mare iniziò la sua carriera collaborando con diversi giornali, tra cui L’Unità, focalizzandosi sulla cronaca giudiziaria e la politica estera. Entrato in Rai nel 1991, divenne inviato speciale del TG2 nel 1995, coprendo conflitti in Bosnia, Kosovo, Somalia, e molti altri paesi. Dal 2002 al TG1, seguì guerre e crisi internazionali in diverse regioni del mondo, dimostrando una dedizione ineguagliabile alla sua professione.

Oltre al giornalismo, Di Mare era un autore prolifico. Tra le sue opere più note, “Il cecchino e la bambina” e “Non chiedere perché”, quest’ultimo racconta l’adozione della sua amata figlia Stella. Il libro, acclamato dalla critica, fu adattato in un film TV per Rai1, “L’angelo di Sarajevo”, con Beppe Fiorello come protagonista.

Nel corso della sua carriera, Di Mare non si limitò ai reportage di guerra. Fu autore di servizi sulla criminalità organizzata, inchieste su attentati terroristici e reportage da aree colpite da calamità naturali. Dal 2003 iniziò a condurre vari programmi su Rai1, diventando un volto familiare per molti italiani.

Nel 2020, Di Mare fu nominato direttore generale dei programmi del giorno della Rai e, successivamente, direttore di Rai3. Nonostante la malattia, continuò a lavorare e a contribuire al mondo del giornalismo fino alla fine.

La sua vita è stata un esempio di coraggio e dedizione, ricordata non solo per le sue inchieste e reportage, ma anche per la profonda umanità con cui ha affrontato le sfide personali e professionali. Franco Di Mare lascia un’eredità significativa nel mondo del giornalismo e nel cuore di chi lo ha conosciuto e ammirato.

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