ROMA- 4.700 corsi di formazione per 50mila persone. 10mila pratiche di welfare, per una spesa che supera i 2 milioni di euro. E poi 20mila pareri di conformità per l’assunzione di apprendisti e una intensa attività sui temi della salute e sicurezza, della ricerca, della conciliazione e dell’arbitrato. Sono i numeri di 20 anni di attività di Ebit Lazio, l’Ente Bilaterale Territoriale del Terziario, della distribuzione e dei servizi di Roma e Lazio, diffusi nel corso dell’iniziativa per celebrare il Ventennale, svoltasi questa mattina a Roma. I servizi dell’Ente, costituito da Confcommercio e dai sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs, sono rivolti ai dipendenti e alle aziende che applicano il contratto nazionale e la contrattazione integrativa territoriale del Terziario, Distribuzione e Servizi iscritte all’Ente.
L’AVVIO NEL 2003 E LA REGIONALIZZAZIONE DEL 2018
Nel corso del Ventennale sono state ripercorse le tappe dell’Ente: nel 2003 c’è stato l’avvio organizzativo e logistico, mentre dal 2014 sono iniziate le attività di servizio. Nel 2018 si è realizzata la regionalizzazione di Ebit Roma, con la trasformazione in Ebit Lazio. Una scelta politico-organizzativa anche in attuazione della nuova governance e finalizzata ad offrire uguali servizi per tutte le aziende e i dipendenti del terziario nel Lazio.
ATTIVITA’ E RISORSE
Qualche numero: in questi 20 anni circa 50mila persone hanno partecipato a 4.700 corsi di formazione, mentre le aziende coinvolte sono state circa 5mila; ben 10mila le pratiche di welfare approvate dall’avvio del servizio (2018), per una spesa che supera i 2 milioni di euro e una media di 196 euro per singola pratica; i pareri di conformità per l’assunzione di apprendisti sono stati oltre 20mila; dal 2018 si svolgono anche attività di conciliazione e arbitrato. Più di un terzo delle risorse economiche è stato investito per la formazione, il 5% per il welfare (cresciuto al 18,3% nel 2022). Risorse significative sono state destinate alle altre attività di servizio: commissioni paritetiche, Osservatorio e Ricerca, Organismo Paritetico per la Prevenzione, attività di sostegno per l’emergenza Covid. Per quest’ultima attività straordinaria sono state impiegate risorse accantonate negli anni precedenti e contributi messi a disposizione dall’Ente bilaterale nazionale Ebinter, per una spesa di ben 980mila euro nel 2020, ed impegnati 270mila euro nel 2021.
WELFARE, UN MILIONE DI EURO PER IL 2023
“Per il 2023 abbiamo deciso di stanziare per il welfare la cifra davvero ragguardevole di 1 milione di euro, oltre il 23% delle entrate ipotizzate”. Lo hanno dichiarato Guido Lazzarelli e Vittorio Pezzotti, presidente e vicepresidente di Ebit Lazio. “In questo momento di difficoltà economiche per lavoratori e aziende – hanno aggiunto – riteniamo necessario far percepire ad ogni iscritto la presenza dell’Ente in modo concreto e tangibile. Oggi come 20 anni fa crediamo fortemente nello strumento bilaterale, investendo energie e risorse per il futuro del settore e proseguendo l’impegno iniziato dalle Parti sociali fondatrici nel 2003, quando con lungimiranza hanno scommesso su bilateralità e welfare, ritenuti dai più temi di nicchia”, hanno concluso Lazzarelli e Pezzotti.