Lazio penultimo per numero di comuni premiati, solo 5: miglior comune grande è FONTE NUOVA, miglior comune medio SACROFANO , miglior comune piccolo è SANT’AMBROGIO SUL GARIGLIANO. Nell’ultimo dei tre giorni di Ecoforum Nazionale, Legambiente ha premiato come di consueto i “Comuni Rifiuti Free”, quelli cioè dove vengono raccolti meno di 75 kg di rifiuti indifferenziati per abitante all’anno, luoghi che hanno raggiunto e superato di gran lunga l’obiettivo del 65% di raccolta differenziata ma dove si fa ancora di più, con un conferimento ridottissimo di materiale non riciclabile. La percentuale di Comuni premiati nel Lazio con soli 5 “Comuni Rifiuti Free”, è dell’1,3% seconda peggiore in Italia e il totale degli abitanti in questi 5 Comuni è di 43.857 residenti, lo 0,8% degli abitanti del Lazio, peggior percentuale in tutta Italia.
Primo posto nella categoria dei Comuni Piccoli sotto i 5.000 abitanti, per Sant’Ambrogio sul Garigliano (FR) con appena 46,3 Kg/ab/anno di indifferenziato e l’81,9% di RD (Raccolta Differenziata), secondo è Colle San Magno (FR) con 66 kg/ab/Anno e il 74% di RD, terzo è Graffignano (VT) con 70,9 Kg/Ab/Anno e il 73,3% di RD. Comune medio premiato è quello di Sacrofano (RM) che conferisce 73 Kg/Ab/Anno e il 79% di differenziata e Comune grande con più di 15.000 abitanti premiato è quello di Fonte Nuova (RM) che ha conferito 75 Kg/Ab/Anno e raggiunto il 75,7% di Raccolta Differenziata. Premio speciale Corepla al Comune di Velletri che si distingue sia per i risultati in termini quantitativi, raccogliendo circa il 20% in più rispetto alla media regionale, sia per i risultati qualitativi: la frazione estranea media rilevata dalle analisi merceologiche Corepla è infatti nettamente inferiore alla media regionale.
“Complimenti ai Comuni del Lazio premiati per i risultati raggiunti e l’impegno costante nella raccolta differenziata – commenta Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio – è grazie a questi meravigliosi esempi che possiamo immaginare un futuro libero da discariche e incenerimento ma c’è ancora tantissima strada da percorrere. I numeri impietosi che mettono il Lazio in fondo alle classifiche per numero complessivo di comuni liberi dai rifiuti e abitanti coinvolti, non possono che essere un rumorosissimo allarme, per gli amministratori locali, le collettività e la Regione, ai quale ci rivolgiamo perché vengano concretizzate le politiche necessarie sulla riduzione, all’aumento della raccolta differenziata, al riciclo dei materiali totalmente deficitario per la mancanza impiantistica, allo sviluppo dell’economia circolare”.