Edilizia, Feneal Uil: “Tra occupazione, lenta ripresa e ritardi nei pagamenti di cassa integrazione”

ROMA – Riceviamo dalla Feneal Uil e pubblichiamo: “E’ passato anche il 04 maggio, da quando il Governo ha allentato il Lockdown per alcuni settori di lavoro, tracui l’edllizia, ma la situazione non è cambiata per i lavoratori e per le aziende. Non tutte le aziende hanno ripreso la loro attività, tra burocrazia, sanificazione dei luoghi di lavoro eadozione di tutte le misure necessarie alla sìcurezza e per la prevenzione sull’emergenza epidemiologicaper i loro lavoratori. Non tutte sono in grado di farlo e purtroppo, ancora utilizzano la Cassa lntegrazione per adempierecompletamente ai loro obblighi di prevenzione è salute per i lavoratori. Cassa lntegrazione, erogata dall’lNPS, che ancora stenta a coprire tutti i lavoratori, al quali le aziende hannoproceduto ad awiare. Al riguardo ci molti lavoratori in cassa integrazione a causa del Covid-19 e moltissimi di loro ancora stannoaspettando che l’lnps e la Regione eroghino le loro spettanze.

Si tratta di lavoratori in gran parte monoreddito e che si trovano in grandi difficoltà economiche. lnammissibile tutto questo: siamo arrivati già al 15 maggio altro che 15 aprile (data promessa per ilpagamento della cassa integrazione). Speriamo che il nuovo DPCM snellisca ed acceleri i pagamenti, altrimenti ci troveremo ancora di fronte aduna nuova emergenza, che associandosi a quella del COVID-19, amplificherebbe iproblemi dei lavoratori.Nella ns. Provincia, le aziende che hanno fatto ricorso alla Cassa lntegrazion€, con richiesta di esamecongiunto con Ie Organizzazioni Sindacali del settore delle Costruzioni, da marzo a maggio 2020, sonostate circa 400 che hanno coperto circa 1.800 lavoratori, la quasi totalità degli impegnati nelle attivitàedili.

Da parte del Sindacato, delle Associazioni dei Datori di Lavoro e il ns. Ente Bilaterale, la Cassa Edile, si èfatto qualcosa, abbiamo anticipato ai lavoratori, sia la Gratifica Natalizia e Festiva dei mesi di ottobre,novembre e dicembre 2019 alla fine di aprile 2020 (l’avrebbero percepito a metà giugno 2020) e sia il Premio Anzianità Professionale (che ogni anno viene erogato a maggio), inviandolo nei primi Biorni di aprile2020. Un aiuto che è stato molto gradito dai ns. Lavoratori e che a loro, ha permesso di non rimanere senzasostentamento alle famiglie. Per l’occupazione, dobbiamo segnalare che ad oggi non ci sono state fuoriuscite, grazie anche ai DPCM cheobbligano a non licenziare fino ad agosto; a questa data, costateremo se dovremo contare ancorafuoriuscite dal settore, già in calo da tempo, oppure no. Vanno ricostituite insomma le basi per ricreare fiducia in un mondo del lavoro profondamente scosso dallaInattività e dal clima tremendo indotto dal propagarsi del virus. E’ indispensabile che si passi dal tempo della paura a quello della paziente ma determinata riorganizzazionedella economia reale. E’da qui che dobbiamo ripartire tutti insieme, rimboccandoci le maniche e dare quella spinta necessariache serve al nostro amato paese.

La FENEALUIL di Viterbo – Rieti è convinta che ci vuole meno burocrazia per far ripartire le opere pubblichema questo non vuol dire deregolare le normative esistenti sulla sicurezza e aggirare il nostro contrattonazionale di riferimento, quello dell’Edilizia.E non ci stancheremo mai di dirlo, il nostro settore piir sarà considerato, pir) darà un contributo importanteall’intera ripartenza della economia reale. A.lcune misure sono certamente utili come quelle legate alle ristrutturazioni energetiche ed antisismiche.Ma non può bastare per frenare i rischi di consistenti chiusure di piccole attività. Quello che è urgente è un grande programma di opere a Viterbo, che abbia risorse e tempi certi ed offraquindi la possibilità di tornare ad investire e lavorare. Se dawero occorre cambiare, il nostro settore diventa un test fondamentale per misurare l’effèttivacapacità politica delle lstituzioni locali di uscire dall’immobilismo che ha contrassegnato questi ultimi anniper agire in modo profondamente diverso dal passato. Viterbo ha una economia in grande parte da ricostruire. Altri ritardi a questo punto nella definizione delle tante cose da fare non sarebbero ammissibili soprattuttonel settore delle opere che vedono protagoniste le costruzioni. Avremmo fra l’altro l’occasione per rilanciare un progetlo di lungo periodo che metta in sicurezza il nostropatrimonio archeologico ed artistico che nella nostra Provincia è fondamentale per le sue sorti economichema anche per ridare fiato al futuro del turismo penalizzato duramente dalla epidemia. Ci aspettiamo di conseguenza un modo non pir) autoreferenziale di fare le cose o disattenderle comespesso è awenuto. ll sindacato ha dimostrato e dimostra di saper assumersi le responsabilità del caso. E’ora che questo comportamento venga valutato per quello che è, dando il via ad una stagione di confrontied intese in grado di fornire un reale slancio e nuova convinzione ad una dura e lunga risalita della nostraeconomia che ci permetta la tenuta del lavoro e prospettive che non siano quelle di un Paese costretto avivere sulla assistenza e sui debiti.

Print Friendly, PDF & Email
Condividi con:
LEGGI TUTTE LE NOTIZIE