A distanza di 72 dal suo ritorno alla casa del Padre, è doveroso oggi ricordare Sua Maestà la Regina d’Italia Elena di Savoia.
Nata a Cettigne, Montenegro, l’8 gennaio 1873, Jelena Petrovic-Njegos sposa il Principe ereditario Vittorio Emanuele di Savoia il 24 ottobre 1896, e diventerà Regina D’Italia nel luglio del 1900, a seguito del regicidio di Re Umberto I.
La sua presenza accanto al sovrano si mantenne sempre umile e discreta, dedita e attenta ai bisogni del suo popolo adottivo. Il 28 dicembre 1908 Reggio Calabria e Messina furono colpite da un disastroso terremoto e maremoto. La regina Elena si dedicò subito ai soccorsi, ciò contribuì ad aumentare la sua popolarità e l’amore degli italiani verso la loro sovrana, evidenziando quella identificazione unica tra popolo e Stato che solo la Monarchia riesce a dare. Finanziò opere benefiche a favore degli encefalitici, per madri povere, per i tubercolotici, per gli ex combattenti ecc. Il Sommo Pontefice Pio XI il 15 aprile 1937 le conferì la Rosa d’oro della Cristianità, la più importante onorificenza possibile a quei tempi per una donna da parte della Chiesa cattolica. Il papa Pio XII nel messaggio di condoglianze inviato al figlio Umberto II per la morte di Elena, la definì “Signora della carità benefica”. Sua Maestà morì il 28 Novembre 1952 a Montpellier.
65 anni dopo la sua morte, il 15 dicembre 2017, la salma della regina è stata rimpatriata e sepolta nel santuario di Vicoforte, nella cappella di San Bernardo, dove il 17 dicembre successivo sono stati tumulati anche i resti del consorte Vittorio Emanuele III da Alessandria d’Egitto.
Esempio di fulgida cristianità ed autentica carità, è ancora oggi faro di dedizione al prossimo e servizio allo Stato, la Regina Elena attende ora di riposare definitivamente in Roma, al Pantheon, dove tutti i reali d’Italia hanno diritto di completare il loro viaggio terreno. Viva l’Italia!
Associazione Culturale “Patria e Monarchia”