Flaminia Tosini

Elezioni a Vetralla, intervista al candidato sindaco Flaminia Tosini

di EMANUELE FARAGLIA –

VETRALLA (Viterbo) – Nei prossimi giorni pubblicheremo anche le interviste agli altri due candidati a sindaco (si vota il 3 e 4 ottobre 2021) Sandrino Aquilani e Sandro Costantini. Oggi iniziamo con Flaminia Tosini e la sua lista Vetralla Futura.

Perché un cittadino dovrebbe votare per Flaminia Tosini e la sua lista?

“La nostra è una proposta chiara, coerente, piena di contenuti e di persone di buona volontà. Quello che ci motiva è l’interesse per il territorio tutto, quello che ci anima è la voglia di fare e fare bene, quello che offriamo è la nostra competenza e le capacità di realizzare il nostro programma”.

La prima cosa che farai nel caso in cui venissi eletta sindaco?

“Iniziare a fare quello che abbiamo scritto nel programma. Programmare e concentrare le energie e le somme disponibili sugli obiettivi, tenendo conto dell’urgenza da un parte e della programmazione dell’altra. Il giusto equilibrio tra il fare ed il costruire”.

I tre temi centrali della vostra azione amministrativa?

“Rispondo con un’anticipazione. Qualora dovessi essere io il Sindaco che nomina la giunta, voglio che i cittadini sappiano da subito che gli assessorati avranno nomi nuovi… ne anticipo alcuni proprio per far capire quali saranno i nostri temi: assessore alla persona (invece dell’usuale “servizi sociali”), assessore all’attrattività del territorio (invece di attività produttive e commercio) mentre dal punto di vista infrastrutturale il nostro focus è la “Cittadella della Salute” da poco confermata nel piano territoriale, e Palazzo Cavicchioni da destinare ad attività per i nostri giovani.

Flaminia TosiniQualcuno dice che non era il caso di candidarsi con la ‘spada di Damocle’ del processo sulla testa. Come rispondi?

“Come ho già affermato tante volte sono serena e aspetto che la giustizia faccia il suo corso. Non temo “pericoli” incombenti. Inoltre la risposta più ovvia è che la stessa legge che mi permette di candidarmi è un segno tangibile che l’accusa non equivale alla condanna.  Anzi ti ringrazio che mi permetti di utilizzare la metafora della spada di Damocle. Tutti sanno di questa spada appesa sulla sua testa, ma magari non tutti conoscono la vicenda. Damocle, che era un grande adulatore, non perdeva occasione di ricordare a Dionigi quanto fosse fortunato a godere di tanta autorità e prestigio per il suo ruolo. Dionigi gli fece prendere il suo posto per un giorno, per fargli capire davvero se fosse così fortunato come la maggior parte delle persone lo credeva e lo fece partecipare ad un banchetto cedendogli il suo posto. Solo alla fine della fastosissima cena, alzando il capo, il cortigiano Damocle si accorse che su di lui pendeva una spada sorretta soltanto da un crine di cavallo. Così che Damocle pregò di poter tornare nei suoi panni di cortigiano e Dionigi riuscì così a dimostrargli quanto esposta a mille pericoli fosse la posizione di un uomo come lui.

Questo per dire che quello che mi è capitato è solo legato alla posizione esposta che ricoprivo”.

Un augurio per la campagna elettorale?

“Lo esprimo come una letterina di Babbo Natale! Mi piacerebbe che tutti i candidati possano esprimere quello che vogliono fare in futuro, e non  sprechino le loro parole e il loro tempo sugli altri candidati, parlandone male. Questa sarebbe una bella campagna dove a confronto si mettono le idee, il programma e l’impegno”.

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