di REDAZIONE-
VITERBO- Il prossimo 9 giugno sarà un momento cruciale per quasi la metà dei comuni della Tuscia, con ben 25 amministrazioni comunali pronte per il rinnovo. Tra i centri più significativi coinvolti c’è Tarquinia, il comune più grande con i suoi 15.000 abitanti, seguito da Tuscania, Bagnoregio, Bassano in Teverina, Calcata, Canepina, Castiglione in Teverina, Celleno, Cellere, Civitella d’Agliano, Farnese, Gradoli, Graffignano, Grotte di Castro, Ischia di Castro, Monte Romano, Monterosi, Nepi, Onano, Piansano, San Lorenzo Nuovo, Vejano e Villa San Giovanni in Tuscia.
Nel centrodestra, a Tarquinia, l’uscente Alessandro Giulivi sembra pronto a ricandidarsi dopo settimane di trattative. La sua sfida nell’alveo del centrosinistra e il supporto della coalizione restano ancora da definire. Giulivi, già al suo secondo mandato con quasi vent’anni di distanza, è uno dei pochi uscenti che cerca la riconferma.
Altri nomi noti che cercano il raddoppio includono Luca Profili di Bagnoregio, Franco Vita di Nepi, Sandro Giglietti di Monterosi, Massimo Bambini di San Lorenzo Nuovo, Giuseppe Mottura di Civitella d’Agliano, Edoardo Giustiniani di Cellere, Marco Bianchi di Celleno e Sandra Pandolfi di Calcata.
La tornata elettorale sarà interessante con il passaggio del testimone per sindaci come Fabio Bartolacci, Piero Camilli, Salvatore Serra, Maurizio Testa e Giovanni Giuliani, che lasciano la poltrona dopo due mandati o più.
Uno sguardo particolare sarà rivolto a Tarquinia e al presidente della Provincia, Alessandro Romoli, che si candida sia per la carica di sindaco che per mantenere la sua posizione a palazzo Gentili. Avendo raggiunto il limite di mandati a Bassano in Teverina, Romoli è alla ricerca di un altro comune dove essere eletto per poter continuare a governare.
La situazione è ancora aperta per Romoli, che potrebbe candidarsi in paesi come Tessennano, Ischia e Bolsena. La decisione, tuttavia, è ancora in sospeso.
