Elezioni politiche 2022: come votare

di REDAZIONE-

VITERBO- Il 25 settembre, giorno in cui si andrà a votare, si avvicina. Gli italiani saranno chiamati ad eleggere i prossimi rappresentanti politici del Parlamento italiano. Si vota solo domenica 25 settembre dalle ore 7 alle ore 23. Vogliamo, quindi, proporvi una guida al voto, visto che ci sono delle novità importanti. In primis il 25 settembre voteranno per il Senato anche i 18enni. Fino allo scorso anno era richiesta l’età minima di 25 anni. L’8 luglio 2021 il parlamento ha approvato in via definitiva il disegno di legge costituzionale di modifica all’articolo 58 della Costituzione che regola l’elezione del Senato. La riforma approvata ha modificato l’età necessaria per eleggere i senatori, portandola da 25 a 18 anni di età.  Altra novità: la legge costituzionale del 19 ottobre 2020 ha apportato “Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari”. Significa che dalla prossima legislatura i parlamentari eletti saranno la metà. La legge costituzionale prevede la riduzione del numero dei parlamentari, da 630 400 deputati e da 315 200 senatori elettivi, per un totale di 600 parlamentari, anziché 945.

Adesso vediamo come funziona il sistema elettorale. Dal 2017 è in vigore un sistema elettorale misto a separazione completa, ribattezzato Rosatellum bis. In ciascuno dei due rami del Parlamento, (Camera e Senato), il 37% dei seggi assembleari è attribuito con un sistema maggioritario uninominale a turno unico, mentre il 61% degli scranni viene ripartito fra le liste concorrenti mediante un meccanismo proporzionale corretto con diverse clausole di sbarramento. Le candidature per quel 61% di scranni da assegnare sono presentate nell’ambito di collegi plurinominali, a ognuno dei quali spetta un numero prefissato di seggi. L’elettore non può scegliere poiché non dispone del voto di preferenza, né del voto disgiunto. La Costituzione stabilisce inoltre che 8 deputati e 4 senatori debbano essere prescelti dai cittadini italiani residenti all’estero. Per quanto riguarda il Parlamento questo è suddiviso   in 2 rami: la Camera dei Deputati con sede a Palazzo Montecitorio ed ilSenato della Repubblica, con sede a Palazzo Madama.

Attraverso le elezioni del 25 settembre Camera e Senato si comporranno con il seguente metodo.

 

Camera dei deputati
Metodo di elezioneSeggiPercentuale
Maggioritario uninominale a turno unico14837%
Proporzionale con sbarramento al 3%24461%
Voto degli italiani residenti all’estero82%

 

Camera della Repubblica
Metodo di elezioneSeggiPercentuale
Maggioritario uninominale a turno unico7437%
Proporzionale con sbarramento al 3%12261%
Voto degli italiani residenti all’estero42%

La caratteristica dei sistemi uninominali è quella di suddividere il territorio in tanti collegi quanti sono i seggi da coprire, esprimendo un unico candidato per partito. Per vincere basta un voto in più in quel collegio.

Nella parte proporzionale ogni partito politico presenta una lista di candidati. Gli elettori scelgono una lista. La forma a liste aperte permette all’elettore di influenzare l’elezione dei candidati individuali all’interno della lista.

Ora vediamo come si vota: Saranno consegnate due schede: quella per la Camera dei deputati e la scheda per il Senato della Repubblica. Le schede riportano all’interno un  blocco rettangolare che rappresenta il candidato uninominale. Tra i tanti nomi viene eletto chi riceve più voti nel nostro collegio di appartenenza. Invece i nomi scritti vicini ai simboli dei partiti sono i candidati “bloccati” proporzionali. Sono le cosiddette liste bloccate, con nomi che saranno eletti in proporzione ai voti ricevuti nel collegio e in ordine di lista.

Facsimile schede elettorali:

Affinché il nostro voto sia valido bisogna segnare con una “X” il nome del candidato uninominale che si presenta con un partito o con una coalizione di essi, dando così il voto al candidato e alla lista collegata. Nel caso in cui il candidato dovesse presentarsi con una coalizione, il voto andrebbe sia al candidato stesso nella parte uninominale, sia distribuito tra le liste che lo sostengono nella parte proporzionale. Invece, per il proporzionale possiamo anche scegliere un partito specifico all’interno di una colazione. In tal caso, basterà segnare con una “X” la lista desiderata, così da favorire i candidati di quella specifica lista. Il voto andrà in automatico anche al candidato della parte uninominale che il partito votato sostiene, anche se non sarà segnata alcuna “X” sul nome presente nella scheda. Il sistema attuale, il Rosatellum, non ammette il voto disgiunto, quindi,  una volta scelto un candidato uninominale, non si potrà dare il voto proporzionale a un partito diverso.

Esempi di voto validi:

Esempio di voto nullo:

Per quanto riguarda i candidati elencati in una lista bloccata, si hanno con il sistema proporzionale in cui  partiti o coalizioni non presentano un solo candidato, come invece avviene nei collegi uninominali della parte maggioritaria. Quindi, i votanti non  possono decidere il nome del candidato o della candidata che preferiscono. Si potrà solo votare le persone già scelte dalle segreterie dei partiti e inserite nelle liste bloccate.

 

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