Elezioni Provinciali in Tuscia: le possibili tattiche politiche in gioco

di REDAZIONE-

VITERBO- Con le elezioni provinciali in arrivo, gli amministratori della Tuscia sono chiamati a selezionare il nuovo consiglio. Il periodo elettorale inizia il 19 dicembre e si estende per tre mesi, fino a marzo, anche se potrebbe essere allineato con altre province. Attualmente, a via Saffi, c’è un governo composto dal Partito Democratico e Forza Italia, rimanendo ciò che resta di una coalizione più ampia nata durante la pandemia.

Essendo una votazione di secondo livello, con candidati scelti dagli eletti, è possibile ipotizzare la composizione del prossimo consiglio provinciale basandosi sull’orientamento politico di ciascun comune. Viterbo è al centro dell’attenzione, dato il suo peso elettorale maggiore. Con una lista civica che attualmente governa con un’ampia maggioranza, potrebbero esserci cambiamenti significativi.

Sebbene i legami tra la destra e il PD sembrino incerti, c’è stata un’amichevole intesa con Fratelli d’Italia e una possibile collaborazione con il movimento civico, Viterbo 2020. Tuttavia, la situazione è ancora fluida e la data del voto non è ancora certa.

Il patto civico potrebbe decidere di correre con una propria lista, diventando così l’ago della bilancia a palazzo Gentili. Con la possibilità di eleggere almeno un paio di consiglieri, potrebbero influenzare notevolmente l’equilibrio di potere. Mentre il Pd cerca di far entrare tre o quattro consiglieri, Forza Italia e Fratelli d’Italia stanno cercando di garantire la loro rappresentanza.

La sindaca Frontini parteciperà alla sua prima elezione provinciale dalla posizione di maggioranza, avendo la possibilità di vedere eletti i propri rappresentanti. Tuttavia, restano incerti i numeri della Lega, così come la posizione di Azione e Italia Viva. Con l’ufficializzazione della data, si prevede che la situazione politica si animi ulteriormente.

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