Elogio alla donna, nudi e ritratti di Sandro Trotti

di MARIELLA ZADRO-

VITERBO- Non si è ancora spento il successo della mostra “Contemporaneamente” con la presenza di 48 artisti, che a Palazzo degli Alessandri, nel cuore medievale di Viterbo, sarà ospite uno dei grandi artisti del nostro secolo, il maestro SANDRO TROTTI con il suo ELOGIO ALLA DONNA: nudi e ritratti in collaborazione con Artemiro.
La mostra organizzata da Tusciart Italia Eventi e Galleria Chigi, sarà inaugurata domani giovedì 23 maggio alle ore 18:00 alla presenza del presidente della provincia Alessandro Romoli.
Il catalogo della mostra porta l’autorevole firma di Claudio Strinati, autore della prefazione, inoltre, il curatore dell’evento Gian Marco Merlani, converserà con la storica dell’Arte, Barbara Aniello, per illustrare una personale lettura iconografica e stilistica dell’artista.
Sandro Trotti, di origine marchigiana, è un importante artista contemporaneo, classe 1934, già professore di Pittura all’Accademia di Belle Arti a Roma, ambasciatore della cultura nel mondo, costantemente invitato all’estero come pittore e docente, in particolare in Cina, dove è considerato il miglior testimone della cultura italiana in Oriente.
Molteplici i riconoscimenti conseguiti come la nomina di professore presso l’Accademia Centrale di Pechino e dell’Accademia di Belle Arti di Canton e quella onoraria dell’Accademia Reale di San Luis in Spagna.
La sua tecnica esatta, sicura, priva di esitazioni, non gli impedisce di spaziare tra l’urlo materico del colore e il vigore onirico del soggetto, capace di suggerire più che rivelare tutto il suo amore viscerale per la vita.
Claudio Strinati, storico dell’arte, presenta l’artista Trotti, il mestiere del pittore…e l’Oriente.
Nella situazione attuale, una persona come Trotti, diventa una specie di simbolo, potremmo dire, o perlomeno un riferimento abbastanza interessante di un problema di ordine generale, che è quello del mestiere del pittore.
Perché non c’è ombra di dubbio che questo mestiere nel corso del ‘900, o meglio della seconda metà del ‘900, è stato messo in discussione in sé stesso, cioè per il fatto che un artista che fa il pittore è di per sé, e per questo solo fatto, una persona del passato.
Questa tesi, si è diffusa profondamente dal ‘45 in poi, per molto tempo, mettendo in una strana condizione tante personalità, cioè una sorta di vergogna nel voler fare una cosa, da molti esperti e da molti artisti, proclamata come superata, e questa idea del superato, questa idea del passato, del vecchio, è un’idea che circola sempre nella storia, però tutti sappiamo per esperienza che il concetto del superamento è molto opinabile, perché il ritorno è altrettanto tipico, e si nota benissimo nel ‘900, basta pensare all’inizio del secolo quando ci furono le grandi avanguardie e poi, il così detto rappel a l’ordre, il ritorno all’ordine.
La pittura, in quanto linguaggio espressivo dell’arte, ha creato effettivamente una situazione paradossale, perché questo è avvenuto nella grande transizione tra gli anni ‘70 e gli anni ‘80 del novecento, guarda caso, in un momento in cui una persona come Sandro Trotti è nella sua giovinezza, quindi è nel pieno della sua energia creativa e si vede immerso in un mondo che lo guarda con sospetto.
Ora, essendo lui, proprio un esempio emblematico di pittore spontaneo, nativo di una persona che sente in sé, l’impulso artistico e lo sente come pittore:
Quello vuole fare e quello fa.
La mostra, ad ingresso gratuito, visitabile fino al 2 giugno con il seguente orario: dal lunedì al venerdì dalle 16:00 alle 19:30; sabato e domenica dalle 10:00 alle 12:30 e dalle 16:00 alle 19:30
Per informazioni e contati : infotusciart@gmail.com
mob. 378 3047520

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