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Emergenza acqua ad Acquapendente: cinque giorni senza potabilità

di REDAZIONE-

ACQUAPENDENTE (Viterbo)- Ad Acquapendente, l’emergenza acqua ha raggiunto il quinto giorno consecutivo. Giovedì scorso, la sindaca Alessandra Terrosi ha emesso un’ordinanza dichiarando la “non potabilità delle acque erogate dal pubblico acquedotto” a causa del “superamento delle concentrazioni di arsenico, limitatamente alle utenze del capoluogo del comune”.

La situazione è derivata da un’elevata concentrazione di arsenico nell’acqua, un problema che viola il decreto legislativo del 2001 che stabilisce un limite massimo di 10 microgrammi per litro per l’arsenico nelle acque destinate al consumo umano. La Asl di Viterbo ha informato il Comune, il 21 febbraio, che i campioni d’acqua prelevati dalla fontana pubblica via Campo Boario superavano tale limite, registrando 13 microgrammi per litro per il parametro arsenico. In risposta, l’amministrazione ha emesso un’ordinanza urgente per proteggere la salute pubblica.

L’ordinanza ha imposto diversi divieti, tra cui l’uso dell’acqua del rubinetto per scopi alimentari e l’impiego da parte delle imprese alimentari, che devono ora trovare fonti alternative per garantire la sicurezza dei propri prodotti. Tuttavia, sono ancora consentite le operazioni di igiene domestica come lavaggio di indumenti e stoviglie, scarico wc e impianti di riscaldamento.

Per risolvere il problema della mancanza d’acqua potabile, l’azienda gestore Talete ha messo a disposizione tre autobotti per la distribuzione gratuita di acqua potabile. Le autobotti sono posizionate strategicamente in diverse zone della città, tra cui piazza Santa Maria Maddalena, piazzale antistante la chiesa di San Francesco e nei parcheggi Campo Boario e località Madonnina vicino alla fontana di distribuzione dell’acqua.

La comunità di Acquapendente è ora chiamata a gestire questa emergenza, mentre le autorità locali e sanitarie lavorano per risolvere definitivamente il problema e ripristinare la potabilità dell’acqua nelle case e nei servizi pubblici.

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