Esito riunione con il provveditore, Uspp Lazio: “Negativo l’incontro”

La riunione odierna al Provveditorato regionale Lazio Abruzzo Molise, ha visto le OO.SS. unitariamente tutte contestare lo stesso Provveditore con uno slogan “PROVVEDITORE VENEZIANO TI ABBIAMO CHIESTO UNA MANO MA TUTTO E’STATO VANO, ADESSO NON PARLIAMO, MA LOTTIAMO!!!”
La reazione del Provveditore dobbiamo dire che è stata composta nel confronto con i rappresentanti sindacali, sulla quale si sono approfonditi problemi legati ai tanti eventi critici che continuano ad esserci ogni ora nelle nostre carceri, dove la carenza di personale fino adesso compensata dal lavoro straordinario purtroppo viene quest’ultimo limitato dal Provveditore con un richiamo attraverso una circolare di fatto sta mettendo in ginocchio l’organizzazione interna degli istituti.
USPP LAZIO, animosamente ha ribadito quanto espresso nei tanti comunicati di questi ultimi tempi, che la situazione oramai e fuori controllo a partire da Regina Coeli, dove servono chiari segnali dall’amministrazione penitenziaria stando vicino all’esigenze degli istituti e non con limitazioni che non hanno senso che non tengono conto dell’emergenza che si sta vivendo. Abbiamo contestato la vergogna del mancato pagamento delle Missioni di Frosinone da ottobre 2022 a tutto il 2023 per mancanza di personale che si occupava del lavoro delle pratiche avvenute in ritardo.
Il provveditore ha promesso che chiederà lo scorrimento delle graduatorie e interverrà con i Direttori e comandanti affinché il lavoro straordinario venga fatto fare a tutto il personale e non concentrato a pochi oltre i limiti delle 41 ore mensili, sospenderà gli interpelli verso il PRAP che riteniamo siano atti dovuti niente più rispetto a quello che è la gravità della situazione denunciata anche oggi.
Per questi motivi non dilungandoci su quanto detto dal Provveditore, ci riserviamo ulteriori iniziative per far fronte un’emergenza penitenziaria senza precedenti tra aggressioni, risse, traffici illeciti, carenze di personale per circa 900 unità a fronte di un sovraffollamento di 6500 detenuti ( 130%), sulla quale ci aspettiamo più vicinanza e non legata a ribadire norme da rispettare solo quando si tratta di risparmiare risorse e non quando bisogna rispettare i diritti del personale che viene imbrigliato dai soli doveri da porre in essere.
Le turnazioni di 8 ore ai piantonamenti vengono imposti, così la necessità di allungare il turno per esigenze di servizio, di non poter fruire della mensa anche dopo 12 ore di servizio e quant’altro che alimentano forte malcontento tra chi svolge servizio negli istituti penitenziari. Come USPP Lazio diciamo che tutte queste cose sono INTOLLERABILI”.

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