Sono sempre di più i club del nostro calcio che guardano all’esplosione dei giochi elettronici e virtuali. Ecco le ultime statistiche.
Un fenomeno che unisce tradizione e innovazione, una nuova frontiera, digitale, per il calcio italiano. Stiamo parlando degli eSports, i giochi elettronici e virtuali che tanto stanno spopolando nell’ultimo periodo.
A dirlo è il Rapporto di Attività 2023 pubblicato dalla FIGC, all’interno del quale si leggono i numeri di una crescita esponenziale, sia in termini di interesse che di impatto economico: a livello globale, il comparto videoludico ha generato un giro d’affari di 184 miliardi di dollari nel 2023, con previsioni di crescita fino a 205 miliardi entro il 2026. E nel nostro paese il discorso non cambia: il mercato dei videogiochi ha superato i 2 miliardi e 300 milioni di euro di euro, segnando un incremento del 28% rispetto al 2019.Particolare interesse a questa filiera lo stanno rivolgendo i club di calcio, il 79% dei club delle 10 principali leghe europee ha già una divisione e-sport, un dato più che raddoppiato rispetto al 2017. L’Italia non è da meno: ben 87 club di calcio professionistico hanno investito in divisioni dedicate agli e-sport, e la Lega Nazionale Dilettanti ha lanciato tornei virtuali che hanno coinvolto decine di migliaia di giocatori.
Tempo fa anche la Viterbese aveva provato a sondare il terreno in questo senso: era il 2020 e Giuseppe Scalera, terzino classe 1998 ai box per infortunio, aveva guidato la divisione gialloblu nel Lions Club, un torneo online di Fifa.
Questo boom è accompagnato dall’impegno della FIGC, che ha istituito le prime Nazionali di E-Foot e aderito ai progetti FIFA e UEFA, puntando a coinvolgere le nuove generazioni attraverso iniziative educative e formative. Un canale che sarà sempre più naturale nei prossimi anni. Secondo l’E-sports Reputation Report del secondo trimestre 2024, i club italiani stanno sfruttando al meglio le piattaforme digitali per promuovere le loro attività virtuali. Tra i team di Serie A, il Bologna si distingue per il maggior coinvolgimento su Instagram, seguito da Cagliari e Lecce. Sono però i team di e-sport indipendenti a dominare le classifiche di engagement. I nomi più famosi, in questo senso, sono quelli di Reply Totem, Dsyre e Novoesports, che portano in dote numeri e statistiche che sottolineano come le community degli e-sport siano estremamente attive e fidelizzate, spesso superando in interazione i club calcistici tradizionali.
Non una semplice moda passeggera, insomma, ma una realtà destinata a ridefinire il rapporto tra sport e pubblico. E soprattutto un’opportunità unica per il mondo del calcio per attrarre giovani generazioni, innovare il modello di business e costruire un dialogo più diretto con una platea sempre più digitale.
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