VITERBO – Trovare un filo conduttore che leghi diversi modi di rappresentare un pensiero in arte è attualmente molto complicato, un po’ per la schizofrenia espressiva che viviamo, lontani da correnti estetiche tecnicamente e concettualmente definite, poi perché essere liberi artisti vuol dire poter rappresentare quello che si vuole e come si vuole.
Il termine eSTATICA è stato inventato appositamente quasi per gioco e vuole coinvolgere in un unico momento le percezioni di opere diverse, anche in contrasto…
il calore avvolgente delle forme e dei colori di Carlo Parlati;
lo stupore che suscita l’opera iper- raffigurata e sradicata di Antonio Spitaletta;
la sensazione della trasmutazione continua della materia di Alvaro Caponi;
l’appagamento estetico dell’equilibrio geometrico di Francesca Mazzone;
la performance di figure in trasparenza che prevalgono per poi sottomettersi di Gino Loperfido;
l’astrattismo vivace di Antonella Frontoni;
la ricerca intrecciata delle opere di Simonetta Pantalloni;
la ricerca estetica della tecnica della raffigurazione di Concetta Lepore.
eSTATICA vuole cercare il dialogo tra artisti che si confrontano ognuno con la propria ricerca ed esperienza sul territorio della Tuscia ed oltre, in una città antica e statica come Viterbo.
Antonio Spitaletta pittore e abile scultore specializzato nella realizzazione di preziosi camei, si è interrogato sin da piccolo, sull’essenza dell’immaginazione e sullo stato percettivo dell’estasi come condizione necessaria alla creazione.
L’idea di organizzare una mostra sulla sua personale ricerca artistico-filosofica è maturata con l’amicizia di Francesca Mazzone; i due si sono conosciuti nel 2019 alla mostra “Rinascimento Contemporaneo” organizzata a Roma nel 2019 da Guido Folco (MIIT Torino).
La mostra accoglie eccezionalmente le opere di un artista poliedrico come Carlo Parlati, scomparso da qualche anno, genio dell’incisione del corallo che ha lasciato nella storia dell’arte della sua terra, e non solo, un segno indelebile. La partecipazione di artisti informali come Alvaro Caponi e Gino Loperfido risulta assolutamente preziosa, come d’altronde esplosive le opere astratte di Antonella Frontoni. L’arte annodata di Simonetta Pantalloni voglia rappresentare l’augurio per una collaborazione futura nata da un incontro fruttuoso e il calore avvolgente dei paesaggi toscani di Concetta Lepore l’augurio per una “buona estate a tutti!