di ANNA MARIA STEFANINI-
VITERBO- È andato in scena, stasera, 6 giugno, al teatro San Leonardo, il docu- film “L’Italia che conta”. Presenti in sala simpatizzanti e attivisti del Movimento 5 Stelle.
Da oltre un secolo il cinema ha scalato tutte le graduatorie di gradimento dei mass media imponendosi come unico format di massa in grado di coniugare realismo, creatività e coinvolgimento emozionale e stupisce come la politica ancora non abbia fatto uso sistematico di questo potente mezzo di comunicazione. Non soltanto: la sala cinematografica nel tempo ha fatto comunità affiancando la piazza nei pubblici spettacoli.
A interrompere il lungo digiuno è il Movimento 5 stelle che ha inventato questo inedito tour per i teatri e le sale cinematografiche che fa da moltiplicatore al tour live di Giuseppe Conte nelle città italiane.
Ma non si è trattato di mera strategia comunicativa, perché i viterbesi hanno avuto l’opportunità di ascoltare e valutare i contenuti della piattaforma politica del Movimento 5 stelle. Questo perché “L’Italia che conta” è in realtà un docu-film: un format che coniuga la strategia narrativa propria dell’arte cinematografica con la transazione informativa: in questo caso i temi caldi della politica nazionale ed estera.
Da quelli geopolitici, come il ritorno della guerra, quella combattuta sui campi di battaglia e quella fredda, tra blocchi mondiali contrapposti a quelli europei sino alle grandi questioni sociali, come la 
precarietà del lavoro, i bassi salari, i tagli alla sanità, l’ambiente, l’approvvigionamento energetico etc.
Per gli attivisti e gli elettori pentastellati viterbesi si è trattato di un’esperienza immersiva nei valori fondanti del movimento e di un ulteriore robusto stimolo a sostegno dei propri candidati all’europarlamentari tra i quali spicca Carolina Morace, indimenticata allenatrice della Viterbese dei tempi migliori.
