di REDAZIONE-
VITERBO – Si riaccendono le speranze per la riqualificazione dell’ex Ospizio di San Simone e Giuda nel centro storico di Viterbo. Dopo 25 anni di progressivo abbandono, i lavori per il recupero e la nuova destinazione d’uso del complesso, situato in largo Vittoria Colonna, sembrano finalmente pronti a partire. Inizialmente, l’operatività della struttura era prevista per il 2026, secondo l’annuncio della Regione Lazio durante il mandato di Nicola Zingaretti. Tuttavia, il progetto sembrava essere caduto nel dimenticatoio.
Tutto ciò è cambiato ieri, lunedì 5 giugno, quando il nuovo assessore regionale all’Urbanistica, alle Case popolari, alle Politiche abitative e del Mare, Pasquale Ciacciarelli, ha dichiarato che saranno stanziati “14,5 milioni di euro per la riqualificazione del complesso immobiliare di San Simone e Giuda a Viterbo, tramite il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nell’ambito del piano innovativo per la qualità dell’abitare inserito nel Pnrr”. Questo finanziamento consentirà la creazione di nuovi alloggi per le donne vittime di violenza e per gli studenti.
Il progetto prevede la realizzazione di un collegio di merito per l’Università della Tuscia e di un centro di accoglienza per le donne vittime di violenza e disagio sociale. Questa struttura unica permetterà di creare un contesto operativo in cui si troveranno professori, ricercatori, studenti e donne in condizioni di vulnerabilità.
L’intervento di riqualificazione riguarderà circa 5.700 metri quadrati di superficie totale, di cui 2.500 coperti e oltre 3.200 di pertinenze esterne. Diversi soggetti saranno coinvolti in questa operazione di rigenerazione urbana, tra cui la Regione, l’Università della Tuscia, l’Azienda Sanitaria Locale e l’Agenzia Territoriale per l’Edilizia Residenziale. Questa iniziativa permetterà alla città di riappropriarsi di un vero tesoro del patrimonio storico, artistico e culturale.
Dopo un lungo periodo di abbandono, l’antica struttura dell’ex Ospizio di San Simone e Giuda finalmente guarda al futuro e presto tornerà a essere un elemento vitale all’interno della comunità locale, offrendo una nuova speranza e nuove opportunità per la città di Viterbo.
