Fabio Fabene arcivescovo cattolico italiano interviene sulla richiesta di Paolo Bologna per omaggiare la figura del Padre Vincenzo

MONTEFIASCONE (Viterbo) – Fabio Fabene Arcivescovo cattolico italiano, dal 5 giugno 2022 e segretario del Dicastero delle Cause dei Santi interviene sulla richiesta di Paolo Bologna di veder omaggiata da parte delle istituzioni di Montefiascone la figura del Padre Vincenzo: Menimisse iuvabit, questa espressione latina dell’Eneide di Virgilio ha un riscontro in quella del romanziere tedesco Heinrich Boll che afferma:” siamo nati per ricordare”. In questo orizzonte di memoria si colloca quanto ha scritto Paolo di suo padre Vincenzo Bologna. Chi lo ha conosciuto da vicino come me, anche per familiarità, può attestare, come hanno fatto tanti, che quanto scritto, anche dei momenti difficili della sua esistenza, corrisponde alla verità dei fatti. Lo ricordo come un uomo austero ma anche cordiale e generoso, certamente autorevole e concreto. Il suo impegno politico lo ha speso totalmente a favore di Montefiascone. Le opere che ha realizzato come Presidente dell’Ospedale e poi come Sindaco, sono state espressione del suo impegno di politico cattolico accanto a Mons. Giovanni D’Ascenzi, Assistente della Coltivatori Diretti poi Vescovo di Pitigliano e di Arezzo, al Vescovo Mons. Boccadoro e ai parroci. Tutti appartengono ad un periodo che ha visto la città di Montefiascone vivere una fase di sviluppo. La mia generazione, che è cresciuta vedendo le nuove opere da poco realizzate e l’impegno di tanti per la ricerca del bene comune, come anche la presenza di personaggi della politica nazionale, della musica e dello spettacolo, ha vissuto un momento di entusiasmo che faceva guardare il futuro con speranza. In quegli anni erano presenti i centri educativi della città e la grande Scuola di Arti e Mestieri, “Card. Salotti”, frequentata da giovani che provenivano da diverse zone delle Regioni limitrofe.Da parte di Paolo, non poteva mancare il ricordo di sua madre, Vera. Donna cordiale, generosa, di ampie vedute, di entusiasmo coinvolgente ,sempre accanto al marito e alla famiglia. Ricordarla è commovente proprio per la sua vitalità e disponibilità verso tutti. Mi sembra opportuno che la città ricordi Vincenzo Bologna. Il suo ricordo onora un periodo bello della vita della città, in cui tante persone, uomini e donne, con amore e competenza si sono prodigate per la nostra comunità. Il loro ricordo deve spingere a trovare nuove strade e opportunità perchè uniti, oltre le legittime differenze, la città possa crescere ed esprimere le sue grandi potenzialità.

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