FdI: “Via alla battaglia contro il Nutri-Score, l’idea europea che penalizza Italia e Tuscia”

di DIEGO GALLI –

Parte dalla Tuscia, terra ricca di prodotti enogastronomici illustri, la battaglia di Fratelli d’Italia contro il Nutri-Score. La legge europea, definita dai meloniani in una conferenza stampa odierna come “discriminante per tutto il Made in Italy e le eccellenze territoriali come quelle del Viterbese”, vuole “etichettare” ogni prodotto alimentare con lo scopo di identificarne il valore nutritivo e “indirizzare il consumatore a prediligere certi prodotti rispetto ad altri”.

A promettere battaglia sono stati per primi il deputato Mauro Rotelli, i responsabili del Dipartimento agroalimentare provinciale e regionale Roberto Bedini e Pietro Narduzzi e il portavoce provinciale Massimo Giampieri, tutti “guidati” dal senatore Luca De Carlo, Responsabile del Dipartimento Agricoltura per il partito a livello nazionale.

Da sx: Pietro Narduzzi (Resp. Provinciale Agricoltura per FdI) e il senatore Luca De Carlo

“Dopo essere stati per lungo tempo bloccati tra zone arancioni e rosse, oggi riprendiamo le nostre battaglie e i nostri incontri sul territorio”, ha esordito Rotelli prima di presentare “la squadra” che poterà avanti la lotta contro il Nutri-Score.

Perché questa battaglia? Perché “il Nutri-Score rappresenta un serio e concreto rischio per tutto il made in Italy e, di conseguenza, per i prodotti della nostra Tuscia”, hanno ribadito a turno tutti i presenti sopraccitati. “Questa battaglia – ha dichiarato Narduzzi – è in difesa del nostro settore agroalimentare, un settore che anche durante la pandemia ha saputo rispondere meglio di tutti alla crisi, affermandosi come colonna portate dell’economia italiana”.

Da sx: Narduzzi, De Carlo e Massimo Giampieri (portavoce provinciale FdI)

Il Nutri-Score, come poi hanno proseguito a turno i presenti alla conferenza, rappresenta un vero e proprio attacco “all’indipendenza di ogni nazione”.

“Questa indipendenza (quella italiana, ndr) passa anche dall’indipendenza alimentare – ha affermato il senatore De Carlo – Questo lo sanno bene all’estero e Paesi come Spagna, Olanda e Israele stanno facendo di tutto per rendersi indipendenti nel settore agroalimentare, innovando le proprie tecniche di produzione e superando i loro limiti. Anche la Russia, per rispondere alle inique sanzioni inflittegli, si sta adoperando e l’Italia non può essere da meno”.

Roberto Bedino, Resp. Reg. Agricoltura Fratelli d’Italia

Non sono mancate delle frecciatine alla Francia e alle multinazionali, i presunti “colpevoli” di aver supportato da sempre questa nuova nomenclatura.  Il Nutri-Score, effettivamente, nasce nel paese francofono, pensato per semplificare l’identificazione dei valori nutrizionali di un prodotto alimentare attraverso l’utilizzo di due scale correlate. Una scala che gli oggi presenti hanno apostrofato a più riprese per la sua iniquità. “Anche per questo non vogliono farci esporre la bandiera italiana sui nostri prodotti – ha sottolineato De Carlo – Perché la nostra bandiera è sinonimo di qualità… ma che colpa possiamo avere se in questo campo siamo i migliori?”.

Le argomentazioni del gruppo di FdI contro il Nutriscore hanno anche portato l’esempio delle bevande “diet”, giudicate addirittura cancerogene da molti enti sanitari mondiali.

“Si tratta di un paradosso, di una discriminazione vera e propria, che questi prodotti siano preferiti dal Nutri-Score rispetto a cose più salutari, come l’olio extravergine d’oliva”, ha dichiarato Roberto Bedino.

A chiudere la conferenza ci ha pensato il deputato Rotelli, ricordando un fatto molto interessante: “Anche il ministro Patuanelli ha ribadito il suo no al Nutri-Score. Questa è una di quelle battaglie esemplari dove tutti dobbiamo fare squadra”. Un’affermazione subito appoggiata dal senatore meloniano De Carlo: “FdI resta all’opposizione, ovviamente, ma come già più volte ribadito, supporteremo ogni progetto che sia favorevole all’Italia e agli italiani”.

Print Friendly, PDF & Email
Condividi con:
LEGGI TUTTE LE NOTIZIE