Federlazio. Eletto un grande presidente, Tiziana Governatori

di FEDERICO USAI

VITERBO – “ Mi trovo a ricoprire questo impegnativo ruolo proseguendo nel solco tracciato dal mio predecessore, Gianni Calisti, stimato imprenditore di questo territorio e, ancor prima persona di altissimo profilo umano: la forza, l’incisività e la coerenza della sua esperienza alla guida dell’Associazione, saranno per me fonte inesauribile a cui attingere in qualunque occasione.”

Inizia così il suo primo discorso da presidente della Federlazio Viterbo, Tiziana Governatori, imprenditrice e figlia d’arte. Eletta dall’assemblea degli iscritti è la prima donna alla guida della Federlazio Viterbo e prende il testimone lasciato da Gianni Calisti.

Nell’auditorium delle Terme Salus erano presenti molte autorità tra le quali il consigliere regionale Enrico Panunzi, il sindaco di Viterbo Giovanni Arena, gli assessori comunali Marco De Carolis, Claudio Ubertini, Laura Allegrini e Alessia Mancini, il consigliere comunale Giulio Marini, i sindacalisti della Uil Giancarlo Turchetti e Antonio Biagioli, la segretaria di Cna Luigia Melaragni, il rettore dell’universita’ degli studi della Tuscia, Stefano Ubertini, Luca Giampieri di Civita Castellana, con altri sindaci della Tuscia, il questore di Viterbo, Giancarlo Sant’Elia e il segretario della Camera di commercio Francesco Monzillo.

Al tavolo della conferenza Giuseppe Crea, direttore della Federlazio Viterbo, Luciano Mocci, direttore generale Federlazio, Silvio Rossignoli, presidente Federlazio e Raffaele Bronzini, Divisione analisi e ricerca economica Banca d’Italia.

Nella sua prima relazione da presidente, Tiziana Governatori ha ricordato che il prossimo anno si festeggeranno i 50 Anni di attività della Federlazio nella provincia di Viterbo, infatti è dal lontano 1972 che questa associazione è impegnata in un lungo ed intenso cammino a fianco delle  tantissime, Piccole e Medie Imprese, che rappresentano il cuore del sistema economico nazionale, regionale e locale.
Tiziana Governatori ha continuato, affermando : “ La costante e scrupolosa attenzione che da sempre poniamo ai problemi della gestione e del futuro delle PMI, altro non è che l’affermazione della centralità che va riconosciuta a questa realtà, che anche nella Tuscia costituisce un inestimabile patrimonio economico e sociale, da difendere e valorizzare. Oggi, siamo al loro fianco in questa fase di particolare complessità, che tutti stiamo vivendo, a causa dei numeri della pandemia, tornata a mordere e dall’insostenibile incremento dei costi energetici, che si stanno abbattendo su famiglie e imprese. Segnali preoccupanti ci giungono dal Distretto Industriale ceramico di Civita Castellana, dove il picco del caro-gas rischia di vanificare gli straordinari risultati conseguiti a lustro del made in Italy a livello mondiale. I dati Istat di ottobre hanno evidenziato un incremento dei prezzi alla produzione dell’industria del 7,1% rispetto al mese di settembre e di un +20% in un anno. Sul banco degli imputati il caro energia elettrica e del gas. Di fronte a questa situazione il Governo centrale non può lasciarci soli: le bollette vanno calmierate.

Parlando delle piccole e medie imprese e dello sviluppo del territorio Tiziana Governatori ha affermato, ricordando il tema del convegno “ La scelta di crescere “ : “ Vogliamo crescere insieme, sviluppare le nostre attività e vantaggio di questa città e di questo territorio. Crescere significa, allora, “aprire al futuro”: un obiettivo che non può essere solo un’opzione; è una necessità ineludibile, che deve costituire una visione condivisa con la Politica e un interesse comune da tutelare insieme. Alla Politica le nostre imprese chiedono, anzi rivendicano, un’attenzione particolare, un sostegno non solo a livello retorico, ma che superi quella mancanza di coraggio nell’imboccare strade nuove e concrete o, forse, quella non piena consapevolezza dell’importanza vitale di garantire un contesto favorevole a chi fa impresa, di predisporre un terreno fertile e un’adeguata protezione, non solo per la nascita, ma anche per la successiva crescita della piccola e media impresa che, non dimentichiamolo mai, è fortemente radicata sul territorio in cui opera, producendo reddito e occupazione. “.

Il neo presidente della Federlazio Viterbo parlando delle imprese della Tuscia ha messo in rilevo come :
Le nostre imprese continuano ad essere vessate da un eccesso di obblighi e adempimenti, in un complesso farraginoso, spesso incomprensibile, se non addirittura inutile, che la Pubblica Amministrazione richiede alle aziende e per il relativo assolvimento, queste ultime devono sostenere costi diretti e indiretti, palesi o occulti. In molti hanno tentato di stimarne l’ammontare complessivo; ma crediamo che al di là di un mero indicatore economico, a prendere il sopravvento sia quello stato di impotenza, di insofferenza, che pervade gli imprenditori, un comune sentire di totale sfiducia verso l’apparato pubblico inteso unicamente come un’entità ostile, dalla quale, invece, avrebbero pieno diritto di attendersi aiuti, incentivi e sostegni per la crescita della loro attività. Dobbiamo allora chiederci: è in questo contesto che ci avviamo ad attuare le misure del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, attraverso il quale le imprese e questo territorio possono rilanciare la loro competitività? L’attuale velocità della macchina statale è in grado di farci intercettare questa opportunità imperdibile? E ancora: la Politica, le Istituzioni sono consapevoli che il PNRR è un’occasione “straordinaria, che non può essere perseguita con metodi “ordinari”? Altrettanti interrogativi che poggiano su un unico principio: il PNRR è un treno che nessuno può permettersi di perdere, né le imprese che hanno subito gli effetti della pandemia; né questa Città, né questo territorio, se veramente tengono al loro futuro. Abbiamo di fronte un passaggio storico, che va sospinto; altrimenti può divenire arduo se non ci attrezziamo al meglio. Vogliamo scommettere su una nuova stagione di crescita, a vantaggio di tutti. Ma per vederla realizzata, occorrono una Politica attenta e una Pubblica Amministrazione, centrale e locale, che si adegui al cambiamento, che innalzi i suoi livelli di produttività e di efficienza. In una parola che non ci si limiti a dichiarazioni d’intenti, ma si prosegua coerentemente fino a realizzare obiettivi incisivi e risolutivi, che superino vecchi steccati.

Parlando del territorio Tiziana Governatori ha affermato. “Tanti sono i punti di forza di questo territorio. La straordinaria dinamicità imprenditoriale si unisce all’immenso tesoro di risorse ambientali, naturali, storiche artistiche e culturali, che rappresentano un patrimonio nazionale ed europeo, non ancora pienamente sfruttato. Investire sul turismo può essere una chiave di sviluppo per un territorio ricco come il nostro. Le imprese del settore turistico recettivo, con centinaia di dipendenti, collaboratori e un indotto che coinvolge altrettanti lavoratori e professionisti, assumono per la città di Viterbo e per la sua economia, un ruolo rilevante sul piano economico e occupazionale e consapevoli di questo importante ruolo, si impegnano ogni giorno nel dare una dimensione sempre più moderna e internazionale ai servizi che si offrono. avvalendosi dell’esperienza e delle potenzialità di figure professionali. In particolare poi, questa Città e l’intera provincia possono e debbono trarre vantaggio dal rilancio del Termalismo, un settore che non è marginale, che unisce le attività di cura tradizionali con quelle del benessere, configurandosi come una vera e propria industria turistica, con strutture ricettive adeguate alle mutate esigenze dei fruitori dei servizi. Viterbo Terme è il futuro di questa città e dell’indotto su tutto il territorio. Puntare su questo brand è senz’altro la via più breve per imporsi a breve tempo come destinazione turistica. Tra gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza vi è anche quello di colmare le disuguaglianze territoriali, sia a livello di servizi offerti ai cittadini, che di infrastrutture. E proprio per questo motivo una quota cospicua delle linee di investimento vedrà il coinvolgimento diretto degli Enti locali. Questi non saranno solo chiamati a presentare proposte, ma avranno un ruolo di primo piano nella realizzazione di opere pubbliche. Raggiunger Viterbo senza mezzi propri, rappresenta ancor oggi una grande criticità, per la crescita turistica della città e della sua provincia: ci auguriamo che con il PNRR si possa a breve aprire qualche spiraglio nuovo. Con tale ottimismo ci accingiamo ad entrare nel 2022. Ripetiamolo: l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è un’occasione straordinaria per realizzare riforme e investimenti. Le piccole e medie imprese sono sempre più coscienti dell’importanza strategica del capitale umano che, accanto alla solidità patrimoniale, costituisce l’altro pilastro in grado di renderle vincenti.Gli investimenti sullo sviluppo delle competenze e conoscenze dei propri dipendenti per adeguarli alle mutate esigenze organizzative e produttive, rappresentano una componente irrinunciabile per la crescita dell’azienda, per la sua competitività e il suo futuro stesso. Non a caso la Federlazio sin da subito ha profuso un impegno straordinario per la sensibilizzazione delle imprese sul Fondo Nuove Competenze, lo strumento di politica attiva per il lavoro introdotto dal Decreto Rilancio nella primavera del 2020. I primi risultati conseguiti – piani formativi finanziati per oltre 2 milioni e 635 mila euro ed una platea di 1.249 lavoratori coinvolti – testimoniano un successo, da cui oggi vogliamo ripartire, con ancora maggior incisività, non appena verrà approvato il rifinanziamento del Fondo, proprio in questi giorni in discussione in Parlamento.”

Tiziana Governatori ha poi concluso la sua relazione ricordando ancora una volta le PMI e l’obiettivo che deve essere raggiunto “Le PMI, dal canto loro, dovranno crescere e fare sistema, impegnandosi – singolarmente e per il tramite dell’organizzazione di rappresentanza – a sollecitare risposte concrete per il superamento dei pesanti ritardi che hanno penalizzato nel corso dei decenni passati il sistema economico viterbese. L’attuale momento economico, dunque, riveste particolare importanza non solo per le prospettive delle PMI, ma per il futuro dell’intera Tuscia, che tutti vogliamo proiettata verso una crescita a dimensione europea. L’obiettivo è di quelli che non si possono mancare! Per questa ragione, il compito che ci attende si presenta straordinariamente affascinante ed impegnativo al tempo stesso, e confido di portarlo avanti con l’apporto di tutti coloro che hanno a cuore le tradizioni, i valori e il senso di appartenenza a questo territorio “.

Altri interventi nel corso della serata sono stati quelli  del sindaco Giovanni Maria Arena che ha evidenziato come la nomina di Tiziana Governatori, conosciuta da anni per il lavoro svolto come imprenditrice, rappresenti una scelta perfetta per la Federlazio; del consigliere regionale Enrico Panunzi e del rettore Ubertini e il segretario della Camera di commercio Francesco Monzillo.
Il convegno è continuato con l’analisi dello scenario economico-produttivo della provincia di Viterbo da parte del dott. Raffaello Bronzini della Divisione Analisi e Ricerca Economica della Banca d’Italia, che ha consentito di approfondire e comprendere il contesto imprenditoriale e l’attuale, mettendo in evidenza come nella prima parte del 2021 l’economia della regione ha manifestato significativi segnali di recupero, i livelli di attività rimangono al di sotto di quelli pre-pandemia e la ripresa è molto intensa nel comparto delle costruzioni grazie agli incentivi e al favorevole andamento del mercato immobiliare, meno in quelli più legati ai flussi turistici ( alberghiero, ristorazione e commercio ) che risultano ancora di gran lunga inferiori a quelli precedenti la pandemia. Negli anni 2000 l’economia di Viterbo ha registrato una crescita del valore aggiunto più lenta della media regionale, ma una crescita della produttività maggiore.
Infine la conclusione dei lavori è stata lasciata a Luciano Mocci, direttore generale della Federlazio, che per anni è stato la  punta di diamante della Federlazio Viterbo.-

 

 

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