Femminicidio-suicidio a Castel Sant’Elia: rubato il fucile con cui Pigliaru ha ucciso la moglie per poi togliersi la vita

di REDAZIONE-

CASTEL SANT’ELIA (Viterbo)- Il femminicidio-suicidio consumato lo scorso sabato a Castel Sant’Elia era stato premeditato dal suo artefice, Ciriaco Pigliauru, 65 anni,  che poche ore prima del delitto ha rubato il fucile ad un amico con cui ha poi sparato prima alla moglie alla test, Anna Cupelloni, originaria di Nepi di 57 anni e poi a se stesso, uccidendosi.  I carabinieri, infatti, sono risaliti al proprietario del fucile, che interrogato, ha detto di essere stato aggredito e rinchiuso nel suo casale proprio da Pigliaru che poi, presa l’arma, sarebbe fuggito. Una volta liberato, l’uomo avrebbe sporto denuncia per furto. Le salme dei coniugi sono ancora all’obitorio del cimitero di Viterbo a disposizione della magistratura.  I Carabinieri della compagnia di Civita Castellana stanno portando avanti le indagini per risalire al movente del folle gesto. Pare che insieme al fatto che la coppia si stesse separando vi fossero anche delle problematiche economiche con diversi dissidi scoppiati tra i due. Il femminicidio suicidio è avvenuto sotto gli occhi di una delle figlie, la maggiore Valentina, trentenne, rimasta schioccata, che ha chiamato per prima i carabinieri.

 

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