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Festa della Liberazione a Vetralla: il discorso del sindaco Aquilani e la protesta dell’Anpi

di EMANUELE FARAGLIA

VETRALLA (Viterbo) – Questa mattina, martedì 25 aprile, il sindaco Sandrino Aquilani, la giunta comunale e i consiglieri di minoranza, le forze dell’ordine e le associazioni nazionali combattentistiche, rappresentanti di Croce Rossa e Avis hanno celebrato di fronte ad alcune decine di cittadini la memoria della liberazione dell’Italia dal nazifascismo.

Il primo a parlare è stato il parroco don Roberto Mingolla che ha recitato una preghiera (leggi in fondo all’articolo, ndr), poi il Primo Cittadino ha sottolineato quanto sia importante “bloccare ogni forma di attacco al rispetto della persona. La violenza è il cancro di ogni tempo che dilaga e non si fa scrupoli”.

“Siamo uniti intorno al tricolore a rinnovare gratitudine e rispetto verso coloro che hanno ridato futuro e speranza al nostro Paese. Oggi i nemici da combattere sono le calamità naturali, la pandemia, la crisi della povertà. Dobbiamo aiutare i popoli in difficoltà, difendere la dignità di chi è costretto ad abbandonare la propria terra, a rischiare la vita per fuggire da condizioni disumane”.

LA POLEMICA TRA IL SINDACO E L’ANPI

Poi il monito: “Non è saggio far precedere le celebrazioni del 25 aprile dalle polemiche. Bisogna avere il coraggio di guardare più lontano. La Liberazione è una festa nazionale, il 25 aprile è la data che ha segnato la fine delle ostilità, dell’oppressione nazifascista, col determinante contributo della Resistenza, ha aperto le porte ad un nuovo futuro dove ci siamo ritrovati tutti fratelli”.

25 aprile vetralla sandrino aquilani protesta anpiSaggezza, buon senso, rispetto, pace e speranza sono le parole che più volte ricorrono nel discorso del sindaco, mentre intorno a lui è silenzio e il sole inizia ad emergere dalle nuvole grigie: “Abbiamo fatto finta di nulla di fronte agli insegnamenti della storia – ammette Aquilani – dobbiamo tornare a a credere che c’è un altro mondo da costruire”.

Al termine del discorso il primo cittadino ha annunciato che si sarebbe recato a Viterbo dove la Prefettura ha invitato tutti i sindaci della provincia per celebrare la Festa della Liberazione. Subito dopo il presidente della sezione locale dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, Paolo Coppari, ha preso la parola rendendo chiaro a tutti i presenti il senso del riferimento alle “polemiche” fatto da Aquilani. “A Vetralla un presunto protocollo cerimoniale impedisce all’Anpi di parlare nel corso della cerimonia. Noi lo facciamo lo stesso, a latere, perchè forse il sindaco ha dimenticato una cosa importante e cioè il fatto che oggi, 25 aprile, anniversario della liberazione dal nazifascismo, è la festa principalmente dell’Anpi, dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia che hanno liberato l’Italia”.

L’APPELLO DELL’ANPI

“Oggi è il giorno in cui l’Anpi in tutta Italia partecipa e parla, come lo farà tra poco a Viterbo se il sindaco avrà la pazienza di ascoltare, dove parlerà Enrico Mezzetti, presidente del comitato provinciale dell’Anpi”. In seguito Coppari ha ricordato tutte le associazioni antifasciste e della Resistenza riunite, ovvero oltre all’ANPI, l’AICVAS (Associazione Italiani Combattenti Volontari Antifascisti in Spagna), l’ANED (Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi nazisti), l’ANEI (Associazione Nazionale Ex Internati), l’ANFIM (Associazione Nazionale Famiglie Italiane Martiri), l’ANPC (Associazione Nazionale Partigiani Cristiani), l’ANPPIA (Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti), l’ANRP (Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia), la FIAP (Federazione Italiana Associazioni Partigiane), la FIVL (Federazione Italiana Volontari della Libertà) che hanno firmato questo appello.

Infine alcuni componenti dell’Anpi hanno posto l’attenzione su alcuni ‘mali’ del nostro tempo: “Esprimiamo preoccupazione per dichiarazioni, decisioni e comportamenti di alcuni rappresentanti delle istituzioni e della politica che in vari casi sono apparse divisive e del tutto inadeguate rispetto al ruolo esercitato. Si impone una netta condanna del fascismo mentre si moltiplicano episodi di violenza e di apologia del fascismo stesso di cui si rendono protagonisti gruppi che si ispirano a quella ideologia”.

“Aggiungiamo l’allarme – le dichiarazioni di un’altra rappresentante dell’Anpi – per la grave situazione economica e sociale in cui versa l’intero Paese a causa degli effetti perversi di tante crisi che si sono sovrapposte e intrecciate. E la necessità e l’urgenza, a più di un anno dall’aggressione russa all’Ucraina, di spingere il governo italiano e l’Unione Europea a dare vita ad un’iniziativa diplomatica per aprire uno spiraglio di trattativa che crei le condizioni di una pace giusta e duratura”.

 

PREGHIERA PER LA PACE

O Signore della Pace, fonte di ogni bene,

Padre di Misericordia,

tu che nel tuo Figlio ci hai benedetto

e desideri per noi la pienezza della vita,

liberaci dalle tenebre di ogni tipo di guerra…

Guerra di potere, guerra nelle famiglie, guerra nella società…

Dona a tutti pensieri di pace e la sapienza del cuore,

che tiene vivo il dialogo,

che ricerca soluzioni eque e mira al bene di tutti.

Il tuo Santo Spirito, sorgente d’Amore,

ci difenda dal male, dalla tentazione della violenza

e dall’illusione di dover necessariamente ricorrere alla prepotenza

per poter affermare le proprie idee.

Veglia, o Padre, sul destino del mondo,

libera la nostra città dall’ombra della morte

e dirigi i nostri passi sulla via del dialogo e della pace.

Tu sei il nostro Dio, grande nell’amore,

che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

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