Fials: “L’infermiere in monopattino è l’ultimo dei problemi che affliggono la sanità”

Riceviamo da Roberto Talotta, presidente del sindacato Fials di Viterbo e pubblichiamo: “Dall’onorevole Borrelli, in riferimento alla recente vicenda che ha visto il comportamento a dir poco stravagante di un infermiere ripreso in un video mentre circolava liberamente tra i corridoi di un ospedale a Capri, visto il Suo immediato intervento che si è estrinsecato nella ferma condanna dell’episodio che, poi, ha determinato anche la sospensione dell’incauto operatore sanitario, mi consenta di rivolgere a Lei ed alla Politica in generale, alcuni interrogativi che potrebbero dare il giusto peso all’episodio in questione e, al contempo, riprendere con più attenzione le vere emergenze della Sanità Pubblica, ben altra cosa rispetto al “monopattino in corsia”.
Non conosco la “logistica” del nosocomio di Capri ma, di certo, conosco le dimensioni dei reparti dell’ospedale Belcolle di Viterbo, dove alcuni infermieri si sono dotati di un sistema “conta passi” per rilevare i chilometri percorsi in un turno di lavoro e, mi creda onorevole, sono tanti e sfiancanti, considerando anche il carente organigramma infermieristico, tanto che si era pensato, paradossalmente, all’utilizzo di pattini per gli operatori impegnati nei turni di lavoro.
Lo stravagante episodio accaduto nell’ospedale caprese è stato artatamente amplificato in televisione, sui giornali e finanche a livello politico, tanto da spingere la S.V. ad una immediata reprimenda con l’affermazione che “non si capisce tanta indifferenza di fronte a certe assurdità e inciviltà”, forse nel tentativo di distogliere l’attenzione della Pubblica Opinione sulle gravi problematiche che affliggono oggi la Sanità, di seguito riportate:
• Sono stati mai forniti chiarimenti sul completamento di Belcolle, l’ospedale dei viterbesi, dopo ben 50 anni dalla posa della prima pietra?
• Cosa è stato fatto per evitare il dimezzamento dei “posti letto” nelle degenze ospedaliere nel corso degli ultimi anni?
• Cosa è stato fatto per incrementare le “piante organiche” di infermieri e tecnici, ridotte all’osso dopo anni ed anni di blocco delle assunzioni e mancata sostituzione del Personale collocato in pensione?
• Cosa è stato fatto per compensare l’insufficiente numero di medici e di specialisti nei reparti di degenza e nei pronto-soccorso?
• Cosa è stato fatto per abbattere le cosiddette liste d’attesa ed evitare le conseguenze molto discutibili sul ricorso alla Sanità Privata?
Su questi argomenti e su molti altri la gente esige dalla Politica risposte concrete e capire perché il Servizio Sanitario Nazionale, una volta vera eccellenza che il mondo ci invidiava, sia scivolato a livelli da “terzo mondo”, scartando da subito, come velleitaria soluzione, l’impiego di medici argentini ed infermieri indiani, che altro non è se non la solita “toppa peggiore del buco”.
Pertanto, onorevole Borrelli, restiamo in attesa di conoscere la Sue iniziative, le iniziative del Suo Gruppo Parlamentare e dei politici in generale per andare oltre allo “scandalo del monopattino in corsia” e, finalmente, affrontare e risolvere le gravi inefficienze di un contesto sanitario nazionale sempre più distante dai reali bisogni dell’Utenza. Distinti ossequi”.

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