Fimmg Roma e Regione: “Mentre si moltiplicano i centri vaccinali, i medici di famiglia sono al palo”

ROMA- Riceviamo da FIMMG Roma e Regione e pubblichiamo: “Mentre si moltiplicano i centri vaccinali, i medici di famiglia sono al palo. Questa settimana ognuno può fare solo sei dosi di Pfizer. Marzo finisce con una loro marginalizzazione nella campagna vaccinale in tutte le province. E’ errore grave che si ripercuote sui cittadini. I dati parlano chiaro del totale dei vaccini ordinati dai medici di famiglia pari a 9796 fiale, ne sono state distribuite solo 5476. Sono state così nei immunizzate nei nostri studi solo 48.971 persone , delle oltre 85mila programmate. Al posto dei vaccini sono arrivate ai medici lunghe circolari della ASL con l’annuncio che i farmaci sarebbero arrivati con il contagocce o per nulla. I medici che hanno ordinato le fiale sono statii 2430, di questi solo 2073 hanno avuto gli ordini evasi , centinaia di essi, il 14,7%, pur avendo ordinato è rimasto a secco. Dietro questi numeri ci sono pazienti, molto anziani e vulnerabili che ancora aspettano. Il sistema degli hub va bene, nel Lazio il modello vaccinale messo in campo , funziona meglio che in altre regioni, ma non basta. E’ del tutto evidente. Occorre cambiare passo e velocemente puntando sulla prima linea del territorio se si vuole chiudere al piu presto la stagione delle chiusure e dei sacrifici. I 2700 medici di famiglia disponibili e che sono destinati sono in grado di vaccinare dalle 10 alle 15 persone ogni giorno. Significa da 27000 a 45000 vaccinazioni quotidiane. Anche attestandosi tra le 30 e le 35mila inoculazioni quotidiane il volume totale oscillerebbe da 700mila ad un milione di vaccinazioni mensili. Solo con questo sforzo si può raggiungere l’immunità di gregge entro giugno. La rete è pronta. I vaccini sono in arrivo, secondo le dichiarazioni del commissario Figliuolo, dunque cambiamo rotta: prima di moltiplicare i punti vaccinali, assicurate ai medici le dose necessarie. Ad oggi 31 marzo è stato vaccinato nel Lazio un quinto della popolazione laziale. Con questo ritmo arriviamo alla copertura ad ottobre. Una eventualità da evitare a tutti i costi perchè quello è il periodo in cui, probabilmente , inizierà a scemare nei vaccinati a gennaio la copertura del vaccino. e c’è il rischio di nuove aggressione del virus”.

Print Friendly, PDF & Email
Condividi con:
LEGGI TUTTE LE NOTIZIE