di MARIELLA ZADRO –
VITERBO – Proprio oggi 5 febbraio, ricorre la Giornata nazionale della prevenzione dello spreco alimentare e presso la sala Regia del Palazzo dei Priori, è stato siglato un accordo che vede il coinvolgimento dell’Amministrazione comunale, la Caritas Coop cooperativa sociale, Viterbo con Amore, Banco Alimentare del Lazio, e Associazione della Croce Rossa, finalizzato alla creazione di una filiera solidale del cibo nel territorio comunale.
La sindaca Chiara Frontini ha ribadito l’importanza di questo accordo che mette in relazione e coordinerà le varie realtà che ogni giorno si adoperano in modo concreto, per supportare la popolazione più bisognosa.
Don Paolo Chico, in rappresentanza del vescovo Orazio Francesco Piazza ha salutato i presenti.
“Compiacimento vivo per il progetto e per tutte le persone che saranno coinvolte nella sua realizzazione. La diocesi sarà presente per unire le forze e non sprecare. Si dovranno affrontare diverse problematiche, ma voglio ricordare a tutti noi una frase di San Paolo: “Non scoraggiatevi nelle difficoltà” questo è anche l’augurio che il vescovo Piazza rivolge a tutti voi”
L’assessore alle politiche sociali Patrizia Notaristefano ha illustrato l’iter percorso per arrivare a questo protocollo.
“Il protocollo che andiamo a firmare questa mattina è una atto estremamente importante, che vede il coinvolgimento di associazioni per il recupero delle nostre eccellenze alimentari e la facilitazione della redistribuzione alle famiglie assistite dalle associazioni firmatarie”.
Per Domenico Arruzzolo, presidente di Viterbo con Amore che da anni coordina il mercato solidale I Care: questo protocollo sancisce il momento di riunire tutte le forze, in modo che la lotta allo spreco alimentare coinvolga tutta la comunità cittadina.
“Apporre la firma a questo protocollo, per Francesca Durastanti della Caritas cooperativa sociale, rappresenta un percorso di giustizia sociale che viene da lontano, ed ottimizza il lavoro che giornalmente i volontari mettono in campo”.
Anche la Croce Rossa, ha precisato il presidente Marco Sbocchia, non solo assiste le persone dal punto di vista sanitario, ma partecipa anche alla redistribuzione di cibo a lunga conservazione a numerose famiglie: circa 100 tonnellate di cibo ogni anno a 300 famiglie.
Presente per il Banco Alimentare del Lazio Francesco Manzotta, che ha confermato l’importanza di questo protocollo, perché valorizza e sostiene tutte le realtà presenti che operano sul territorio.
Infine la ricercatrice del Ddibaf Unitus Clara Cicatiello, presente con il pro rettore dell’Università dei Studi della Tuscia Unitus Alvaro Marucci, si è complimentata con l’Amministrazione comunale e tutti i firmatari del protocollo, perché l’impegno che le cinque realtà si assumono, vanno a confermare la collaborazione con la struttura universitaria, al fine di trovare soluzioni per la valorizzazione del territorio.