Firmato l’accordo tra Questura di Viterbo e Università della Tuscia: collaborazione concreta per studenti e forze dell’ordine

di CHIARA TOSARONI-

VITERBO- Un ponte tra il mondo accademico e quello della sicurezza pubblica: è questo il senso dell’accordo firmato oggi tra la Questura di Viterbo e l’Università degli Studi della Tuscia. Un’intesa che mette nero su bianco una collaborazione già in atto, ma che da oggi assume un carattere strutturato, con vantaggi tangibili per studenti, studentesse e per la Polizia di Stato.
Durante la conferenza stampa, il rettore, Stefano Ubertini, ha sottolineato come l’accordo rappresenti una vera e propria certificazione del lavoro comune svolto finora tra università e questura. Ha spiegato che la convenzione nasce con l’obiettivo di mettere a sistema una serie di iniziative pensate non solo per gli studenti, ma anche per il personale della Polizia di Stato. Tra queste, figurano opportunità di tirocinio, agevolazioni per gli agenti che desiderano iscriversi all’Unitus, possibilità per il personale della questura di tenere lezioni e momenti di confronto su tematiche legate sia ai percorsi di laurea che alla sensibilizzazione. Il Rettore ha inoltre enfatizzato l’importanza dell’apertura di uno sportello immigrazione, gestito in collaborazione con la questura, per offrire supporto agli studenti su pratiche come i visti e i permessi di soggiorno.
Il questore di Viterbo, Luigi Silipo, ha partecipato all’incontro insieme agli agenti dell’ufficio immigrazione, coloro che quotidianamente vivono il rapporto diretto con l’Università e con gli studenti internazionali. Ha ricordato come, sebbene la collaborazione con l’Ateneo sia sempre esistita, oggi si sia voluto dare un segnale forte e concreto, introducendo importanti novità. Ha spiegato che per la questura è fondamentale avere un canale dedicato con l’Università, che si concretizzerà anche tramite una casella di posta elettronica riservata allo sportello immigrazione, attraverso cui sarà possibile gestire in maniera diretta e semplificata le richieste provenienti dal mondo accademico.
Silipo ha poi illustrato l’altro punto cardine dell’accordo: l’opportunità per gli studenti di svolgere tirocini formativi all’interno della questura, con particolare attenzione all’ambito dell’immigrazione. Ha parlato della possibilità di coinvolgere i ragazzi nella gestione delle pratiche relative al rilascio dei permessi di soggiorno e ad altri procedimenti legati all’ingresso di stranieri sul territorio. Un’esperienza che, oltre a rappresentare un’importante occasione formativa per gli studenti, permetterà anche di far conoscere da vicino il lavoro svolto dall’ufficio immigrazione e di offrire un valido supporto operativo.
Antonella Moscatelli, intervenuta in conferenza, ha messo in luce come il progetto miri a individuare interessi comuni tra le istituzioni per generare valore pubblico a beneficio del territorio. Un’intesa ricca di obiettivi concreti, che riguardano sia la formazione della Polizia che quella degli studenti universitari, con un’attenzione particolare al tema dell’integrazione degli studenti nel tessuto sociale viterbese.
Anche il dottor Zampaglioni ha espresso il proprio apprezzamento per l’iniziativa, sottolineando come essa rappresenti un’occasione preziosa per mostrare ai giovani come operano realmente gli uffici della Polizia di Stato, offrendo loro uno sguardo diretto e concreto sul lavoro quotidiano delle forze dell’ordine.

 

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