First/Cisl: “Basta violenza sulle Donne”

VITERBO – I dati ufficiali del Ministero dell’Interno dicono che al 12 novembre sono 102 le donne uccise in Italia nel 2023, 107 contando anche le ultime, come Giulia Ceccettin ritrovata cadavere dopo la pubblicazione del report e 53 sono le vittime per mano del proprio partner o ex.

Un dramma nazionale che non conosce confini geografici né barriere sociali, la geografia del dolore si estende per tutto il paese, ogni singola donna uccisa perché “colpevole” di essere libera è una deviazione che non può essere più tollerata.

I Ritocchi al “codice rosso”, come Il rafforzamento delle misure di tutela delle donne in pericolo, i fondi per il piano anti-violenza e per la tutela delle donne in uscita da situazioni di violenza o la campagna di sensibilizzazione prevista nelle scuole con i ministri delle Pari Opportunità e della Famiglia, della Cultura e dell’Istruzione così come la campagna di diffusione del numero verde anti-violenza 1522, anche attraverso il coinvolgimento del mondo dello sport, sono condivisibili e vanno nella giusta direzione ma serve una battaglia sociale e culturale contro questa scia di violenza a cui stiamo assistendo nei confronti delle donne.

Per la First/CISL è necessario ripartire dai processi educativi, fin dalla primissima infanzia, per far rispettare la donna in tutti i contesti: sociali, lavorativi e familiari. Anche il sindacato può fare molto attraverso la contrattazione per prevenire le forme di discriminazione sessuale e tutelare la donna in ogni ambito, perche’ spesso la violenza si annida anche nelle frustrazioni dei luoghi di lavoro, nel divario di genere sempre piu’ presente, dove le discriminazioni, il mobbing ed il sessismo sono spesso l’anticamera di fenomeni molto gravi.

Daniela Bocci
Responsabile Coordinamento Donne
First/Cisl Viterbo.

 

 

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