First/Cisl, Scorsini: “I dipendenti sono la vera risorsa”

VITERBO – Riceviamo da Alessandro Scorsini (Segretario Generale First/Cisl di Viterbo) e pubblichiamo: “Da un articolo uscito qualche giorno fa sul Sole 24 Ore dal titolo “Quiet quitting”che letteralmente significa “abbandono silenzioso”, sembrerebbe che i dipendenti non avrebbero a cuore le dinamiche organizzative e che ci sia un cambiamento nell’approccio del modo di vivere quotidianamente la propria professione.

Questo fenomeno rischierebbe di avere un impatto molto concreto sui processi aziendali in quanto i dipendenti  eseguirebbero il minimo indispensabile nel rigoroso rispetto delle proprie mansioni e del proprio orario di lavoro.

Verrebbe meno la predisposizione a dedicare completamente le proprie capacità e il proprio tempo alla mission dell’azienda e ad essere propositivi e partecipativi rispetto ai nuovi progetti, riducendo, anche in modo drastico, la disponibilità ad aderire ai valori aziendali.

Ma qualcuno si è chiesto come le banche, anche in periodi di pandemia abbiano fatto questi risultati?

Nelle filiali si riscontra, anche in questi periodi, il fenomeno delle pressioni commerciali a causa delle quali molti colleghi ricorrono a farmaci o a cure mediche.

Anche la rivalutazione del proprio percorso professionale, condizionato in negativo da manager o datori di lavoro poco reattivi potrebbe contribuire a demotivare i lavoratori.

Il  65% dei dirigenti bancari nel mondo ritiene che le filiali siano destinate a morire entro cinque anni, secondo un report pubblicato da “Temenos”, gruppo specializzato in software per gli istituti di credito e quotato alla Borsa di Zurigo.

La ricerca evidenzia come la chiusura delle filiali dopo lo scoppio del Covid, le nuove tecnologie e l’aumento della concorrenza da parte di fintech, piattaforme di super-app e giganti della tecnologia abbiano accelerato la trasformazione digitale e innescato un cambiamento nelle priorità e nei modelli di business del settore finanziario.

Lo studio evidenzia che il 65% dei dirigenti bancari globali considera le nuove tecnologie quali cloud e intelligenza artificiale come la tendenza che avrà il maggiore impatto sul settore nei prossimi quattro anni, in vista della regolamentazione e delle mutate esigenze dei clienti. Inoltre, l’81% pensa che sbloccare valore dall’intelligenza artificiale sarà il fattore di differenziazione tra banche vincenti e perdenti.

A fronte di quanto detto sopra si è ancora convinti che la colpa sia del personale e del suo cambiamento nell’approccio del modo vivere quotidianamente la propria professione o sono le scelte aziendali che lo spingono a ciò?

A differenza di quello che è stato pubblicato dalla società “Temenos” e in accordo con First Cisl che nel suo manifesto “ADESSO BANCA” propone l’istituzione obbligatoria di commissioni bilaterali tra banche e rappresentanti dei lavoratori per la verifica delle politiche commerciali e dei sistemi premianti, con il compito di relazione annuale all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato; sostengo che il  rapporto tra Banca e cliente rimanga un tipico rapporto fiduciario, basato cioè sulla reciproca fiducia tra le parti e in cui il cliente associ la figura del dipendente a quella dell’Istituto che rappresenta”.

 

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