First Cisl Viterbo: “Il personale è il cuore pulsante delle banche”

VITERBO – Nel 2022 uscì sul “Sole 24 Ore” un articolo intitolato “Quietquitting”che letteralmente significa “abbandono silenzioso”. Nell’articolo si parlava di dipendenti che non avevano a cuore le dinamiche organizzative delle proprie banche.
“Posso personalmente affermare – dichiara il segretario generale della First Cisl di Viterbo Alessandro Scorsini – che non condivido questo pensiero, perchè girando per la provincia e parlando con i colleghi la loro attività quotidiana dimostra il contrario.”
Il risultato è sotto gli occhi di tutti, i risultati pubblicati nel 2023 dalle banche parlano chiaro.
“Il rischio più grande – continua Alessandro Scorsini – è che le filiali siano destinate a morire entro cinque anni. Secondo un report pubblicato da “Temenos”, gruppo specializzato in software per gli istituti di credito e quotato alla Borsa di Zurigo, il 65% dei dirigenti bancari nel mondo ritiene che le filiali siano solo un costo e che siano troppe. Personalmente sostengo che il rapporto tra Banca e cliente rimanga un tipico rapporto fiduciario, basato cioè sulla reciproca fiducia tra le parti e in cui il cliente associ la figura del dipendente a quella dell’Istituto che rappresenta. Mutui e investimenti sono settori che i clienti non si sentono di affidare a intelligenze artificiali e algoritmi. Sono convinto che, come scritto sul manifesto “ADESSO BANCA”, bisognerebbe istituire una commissione obbligatoria bilaterale tra banche e rappresentanti dei lavoratori per la verifica delle politiche commerciali e dei sistemi premianti, con il compito di relazione annuale all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.”
“Giulio Pastore, il fondatore della CISL, scriveva che la partecipazione agli utili, al capitale azionario ed il controllo dell’amministrazione, rendono l’operaio non più salariato ma cooperatore interessato e responsabile”, ci spiega Sbarra. “Oggi più di allora pensiamo che questo sia il modello più efficace per affrontare le sfide delle molteplici transizioni che attraversano il mondo delle imprese e del lavoro: investimenti e innovazione dei processi produttivi, incremento della produttività e dei salari, difesa dell’occupazione e formazione dei lavoratori, flessibilità negoziate e nuove tutele, aumento dei livelli di salute e sicurezza nelle aziende e orientamento del risparmio sull’economia reale”.
“Il 2023 è stato anche un anno importante per le contrattazioni – continua Alessandro Scorsini -. Si è da poco conclusa la contrattazione nelle banche aderenti ad ABI, mentre partirà a gennaio 2024 la contrattazione in Federcasse, senza dimenticare le contrattazioni di secondo livello. E’ importante che tutti i colleghi vengano premiati per l’impegno quotidiano e per il senso di appartenenza che dimostrano. Bisogna creare un sistema ancorato alla responsabilità sociale, che sappia coniugare le ragioni dello sviluppo con quelle della tutela e della crescita professionale dei lavoratori.”

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