Fns Cisl Lazio: sit in carcere Viterbo occorre realizzare fatti con atti concreti

VITERBO- Riceviamo e pubblichiamo: “Purtroppo ancora oggi il carcere è una scatola che in tanti vogliono tenere chiusa per evitare di guardare cosa c’è dentro, perchè si dimentica che ci lavorano donne e uomini della polizia penitenziaria, in luoghi di lavoro non sicuri dato che le criticità sono quotidiane.

Anche oggi , dalle 10 all e 13, continua la protesta unitaria delle rappresentanze sindacali del carcere di Viterbo con un Sit- in nella Piazza Plebiscito della città .

Il problema più grosso è che ci sono n. 14 unità che espletano servizio c/o il Gruppo Operativo Mobile ( GOM) ma risultano amministrati nell’istituo Viterbese e questo è un problema non da poco se a questo dato aggiungiamo poi che mancano altre 60 unità polizia penitenziaria a Viterbo, nella regione ne mancano circa 500 unità, si capisce meglio in che condizioni critiche si trova a lavorare ed stremato.

Nel Lazio, compreso Viterbo, ci sono sedi che attendevano quelle unità decretate che poi – per effetto di ulteriori provvedimenti di destinazione verso altri Servizi – non ricevono numericamente quanto necessario per assicurare la minima capacità operativa.

La Fns Cisl Lazio evidenzia la necessità e l’esigenza che il Dipartimento Ammnistrazione Penitenziaria svolga alcune necessarie verifiche sugli effetti di tanti e diversi provvedimenti emanati contestualmente.poichè accade spesso che e Istituti non solo non ricevono una eventuale integrazione d’organico programmata ma neanche compensate le uscite per mobilità.

La Fns Cisl , anche, a livello nazionale ha evidenziato queste problemtiche ai vertici del Dipartimento Amministrazione Penitenziaria.

La Fns Cisl Lazio più volte è intervenuta sulle problematiche commesse alle criticità dovute alla gestione di internati da parte della Polizia Penitenziaria- evidenziando come le strutture REMS ( residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza ) – che creano altre problematiche perché era evidente solo alla Fns Cisl non certo alla politica- che le stesse fossero in numero minore rispetto alle reali esigenze e che da alcune decisioni gestionali era estromessa l’Amministrazione Penitenziaria ( min giustizia ) ciò appariva assurda e alquanto rischiosa sia per il personale che per la stessa Amministrazione Penitenziaria.

L’intervento della Corte Costituzionale con la sentenza n. 22 del 2022,ha dichiarato che vi è necessità dell’applicazione concreta delle norme vigenti in materia di residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza (REMS) nei confronti degli autori di reato affetti da patologie psichiche , poiché, presentano numerosi profili di frizione con i principi costituzionali, che il legislatore deve eliminare al più presto.

Purtroppo registriamo una totale assenza, ovvero gli interventi sino ad oggi fatti, non hanno procurato giovamento perché attualmente la gestione , delicata e complicata , rimane in seno ai soli direttori penitenziari, dirigenti penitenziari del corpo ed al personale di polizia penitenziaria .

Per la Fns Cisl Lazio occorrono che tutti gli uffici interessarti prendano davvero a cuore i problemi del carcere di Viterbo, non servono parole, ma occorre realizzare fatti con atti concreti, non più rinviabili. perché non servono visite o quant’altro per capire come critica è la situazione del personale di polizia penitenziaria che lavora nelle carceri –

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